A fine partita, ai microfoni di Sky, ha espresso tutta la sua soddisfazione, soffermandosi sull’atteggiamento offensivo nerazzurro e sul buon momento della squadra, con elogio finale per Handanovic: “Sapevamo dei punti forza della Juve, ma sapevamo anche che dovevamo attaccare, siamo stati bravi a tenere il piede. Se questa vittoria può essere un punto di svolta? Decisiva? Decisiva non credo, sicuramente importante. Noi avevamo detto che il risultato non avrebbe cambiato il nostro essere squadra in fase di formazione, c’è un progetto e vediamo quanto durerà. Eravamo molto convinti. Io sono sicuro che i singoli non riescono a fare nulla senza sostegno di squadra. La squadra c’è, si è visto, al di là del fisico il nostro atteggiamento giusto è stato quello mentale. Handanovic ha fatto grande parate, ma lui è un portiere di una grande squadra. Samir ha fatto una parata fondamentale su Marchisio e poi il nostro grande merito è stato cercare di fare la nostra partita”.
Battuta finale sul ruolo che l’Inter avrà in questo campionato e se può essere considerata l’anti-Juve: “Noi siamo l’Inter, non dobbiamo essere anti-nessuno, dobbiamo cercare di fare il nostro campionato e di fare il massimo in ogni partita. Noi come Inter abbiamo gli obblighi per la società che rappresentiamo. Faccio fatica a separare squadra e allenatore. Quando le cose vanno male siamo tutti insieme e anche quando le cose vanno bene. Quando eravamo in ritiro mi hanno detto, adesso Ivan Cordoba è dall’altra parte. No, non era così, perché noi siamo tutti insieme, siamo l’Inter. L’altra parte sono gli altri”.