Mudi rappresenta l’usato sicuro, il giocatore di basso profilo su cui poter fare sempre affidamento quando c’è la necessità di alzare le barriere; perchè, c’è da starne certi, lui la gamba ce la metterà sempre, ed è proprio per questa caratteristica che a Roma, sponda Lazio, era soprannominato la Ruspa.
“Prima tutti si chiedevano cosa ci facessi all’Inter, adesso i commenti su di me sono generalmente positivi. Mi sento più forte che mai, gioco più tranquillo, c’è una concorrenza enorme nel mio reparto ma di certo lotterò per qualcosa in più della panchina“. Con queste parole, l’ex rossoblu vuol lasciar intendere di non essere solo di passaggio ad Appiano, a differenza di quello che molti tifosi hanno pensato il giorno del suo arrivo, visti anche i 31 anni appena compiuti ed il progetto di ringiovanimento in corso.
Un pensiero va anche alla Nazionale, che ormai manca da ben tre anni, per l’esattezza dalle qualificazioni ai mondiali sudafricani: “Ho seguito i miei compagni, devono continuare su questa strada. Mi dispiace non esserci più, ma con i talenti che ci sono nella selezione capisco le scelte del ct Wilmots. Tuttavia, se avranno bisogno di me, io ci sarò. Resto sempre il primo tifoso dei Diavoli Rossi, ho molti amici lì“.
This post was last modified on 6 Novembre 2012 - 20:17