Un punto in 3 partite, conquistato per altro contro i non irresistibili azeri del Neftçi, 3 gare ancora da disputare e l’imperativo di dover recuperare punti a Inter e Rubin Kazan, entrambe appaiate a quota 7 in vetta al gruppo H di Europa League.
L’impresa non è certo delle più semplici, ma Vladimir Vermezovic, tecnico del Partizan Belgrado, non vuole lasciare nulla di intentato e ostenta ottimismo in vista del match europeo di domani che vedrà i suoi opposti ai nerazzurri: “Vedo che i miei giocatori sono pieni di fiducia e questo sono contento di questo: se saremo coraggiosi e concentrati potremo ottenere un risultato migliore rispetto all’andata”.
Sebbene il Partizan si trovi con un piede fuori dalla competizione, il tecnico serbo non vuole sentire parlare di capolinea europeo per i suoi e crede di poter riaprire il discorso qualificazione già contro l’Inter: “Sbaglia chi dice che non abbiamo nulla da perdere, perché invece abbiamo tantissimo da perdere. Abbiamo buone possibilità di accedere al secondo turno”.
Il tecnico serbo è convinto che la sua squadra possa avere un ruolo molto più importante del semplice sparring partner; tutto ciò viene motivato in riferimento alla sfida d’andata di San Siro: “Abbiamo dimostrato a Milano che possiamo giocare quasi allo stesso livello delle più grandi squadre europee, siamo carichi perché vogliamo fare il primo gol in Europa”, spiega Vermezovic, il quale riconosce il valore della squadra allenata da Stramaccioni: “Non so quale formazione schiererà l’Inter, ma non ha importanza: sono tutti grandi campioni. E’ una squadra forte che giocherà per vincere”.
Per quanto riguarda il suo Partizan, l’allenatore del club di Belgrado fa un po’ di pre-tattica, non comunicando l’undici titolare, ma limitandosi a un semplice: “So già chi giocherà, ma non ve lo dico”.
E allora via al “toto formazione”: gli undici giocatori che tenteranno di complicare i piani dell’Inter, a caccia della vittoria per qualificarsi aritmeticamente al turno successivo di Europa League, potrebbero essere Miljkovic, Ivanov, Ostojic e Volkov a formare la linea difensiva a 4 a protezione dell’estremo difensore Petrovic, a centrocampo si può ipotizzare l’impiego di Medo, Smiljanic, Tomic, Ilic e Markovic, quest’ultimo senza dubbio il giocatore più talentuoso dell’intera rosa serba, con Mitrovic, unica punta, che dovrà caricarsi sulle spalle l’intero peso dell’attacco del Partizan.