La frase “It’s now or never”, che tradotta in italiano significa “Ora o mai più”, è una parte del ritornello di una famosissima canzone di Bon Jovi, nonché quello che probabilmente passerà nella testa di Matías Silvestre nelle prossime settimane, a cominciare dalla sfida al Partizan di questa sera.
La trasferta in terra serba potrebbe, se accompagnata da una vittoria, garantire all’Inter la matematica qualificazione al turno successivo di Europa League, ma non solo: è la prima di una serie di prove d’appello alle quali sarà sottoposto l’ex difensore del Palermo, che finora non ha convinto e, complici le indisponibilità di Samuel, Ranocchia e Chivu, verrà impiegato titolare nelle prossime gare. Un’occasione da cogliere al volo, poiché all’Inter la concorrenza è molto alta ed è difficile avere chances come questa per mettersi in mostra e far ricredere gli scettici.
Stramaccioni dovrà essere bravo a non far sentire la pressione, che inevitabilmente ricadrà sulle spalle del numero 6 interista, a un giocatore accolto in estate, insieme ad Handanovic, come l’uomo che avrebbe risolto tutte le incertezze difensive mostrate nella passata stagione e che, invece, è relegato in panchina da un paio di mesi a questa parte.
A onor del vero, nessuno avrebbe immaginato di trovare un Ranocchia rigenerato, un Samuel tornato The Wall come ai tempi di Mourinho e un Juan Jesus in costante miglioramento; Matías ha avuto forse il torto di non convincere il tecnico interista proprio mentre venivano gettate le fondamenta di quella che sarebbe stata la “costruzione Inter”: buone, ma non entusiasmanti, le sue prove nei preliminari di Europa League, sufficienza raggiunta nella trasferta di Pescara, non altrettanto nella sfida interna con la Roma alla seconda giornata.
Sarebbe un peccato non riuscire a valorizzare un giocatore d’indubbie qualità difensive e che sa rendersi pericoloso anche in zona gol (155 presenze e 12 reti tra Serie A e Coppa Italia), ancora tutto sommato giovane (è del 1984, per cui potrebbe garantire ottime prestazioni per altri 5/6 anni) e su cui l’Inter ha investito una discreta somma: 2 milioni per un prestito oneroso sono tanti, il più delle volte a queste cifre scatta automaticamente l’acquisizione a titolo definitivo la stagione successiva.
Il popolo nerazzurro si aspetta di rivedere il Silvestre ammirato negli anni in Sicilia e, perché no, vederlo segnare con uno dei suoi colpi di testa su azione di calcio d’angolo; sarebbe un bel modo per spazzare via le critiche e dare una svolta a una stagione fin qui opaca.
Coraggio Matías, è il tuo momento: it’s now or never.