Ma si è trattato solo di un incidente di percorso: il “Guaro” pian piano si è ripreso il centrocampo nerazzurro e l’Inter ha ritrovato quel guerriero che sembrava perso. Basti pensare alla partita di ieri contro l’Atalanta: nonostante la sconfitta, il colombiano è stato uno dei migliori in campo; al di là del pregevole gol su punizione, con una botta tanto violenta da bucare la barriera e piegare le mani a Consigli, Guarin, dopo un inizio difficile, ha offerto una prestazione di quantità e qualità. Ha lottato su ogni pallone, è entrato in tutte le azioni più pericolose della squadra e nei suoi occhi si è rivista quella stessa scintilla che aveva contraddistinto le sue prime uscite in maglia nerazzurra.
Fredy deve crescere ancora tatticamente, soprattutto a livello di continuità delle giocate e nella fase di non possesso, dove si continua a intravedere qualche sbavatura di troppo. Ma, considerando l’età e le grandi potenzialità tecnico-atletiche, i margini di miglioramento non possono che essere ampissimi.
“Sono consapevole della responsabilità che ho come giocatore dell’Inter – ha detto Fredy qualche giorno fa in un’intervista – So di poter migliorare e so che la squadra ha bisogno di me. Devo giocare ogni partita come se fosse fondamentale. Quella è la mentalità giusta, ma devo crescere ancora tantissimo. Credo di poter dare tanto all’Inter“.
Questo è l’atteggiamento che pretende da lui Stramaccioni, sempre più convinto di potergli affidare le chiavi della mediana nerazzurra. Per cui, continua così “Guaro”!!! Il futuro è nelle tue mani…
This post was last modified on 13 Novembre 2012 - 02:59