Il tecnico romano, ritrova la difesa titolare formata da Ranocchia, Samuel e Juan Jesus, ma i rapidi e tecnici attaccanti sardi hanno messo più volte in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Prima Cossu, Nenè e Sau, poi anche Pinilla e Ibarbo, sono stati capaci di impensierire un super Handanovic autore di almeno tre prodezze.
Dall’altra parte, Cassano e Palacio hanno dimostrato ancora una volta la loro importanza nella manovra offensiva della squadra, non trovando però il giusto supporto da un Milito piuttosto appannato. Infatti, il Principe ha fallito diverse palle gol dimostrando, dopo l’opaca prestazione contro l’Atalanta, scarsa freddezza negli ultimi 16 metri.
In mezzo al campo, Gargano e Cambiasso hanno dato sostanza ma poca qualità, con l’uruguaiano protagonista di eccellenti recuperi difensivi ma anche di sbavature in fase di impostazione. L’ingresso in campo di Coutinho e Ricky Alvarez ha dato vivacità nel forcing dei minuti finali, che però non ha portato ai tre punti che avrebbero permesso all’Inter di avvicinarsi a soli due punti dalla vetta juventina.
A conti fatti, pareggio giusto quello di San Siro anche se, ancora una volta, la banda di Stramaccioni è stata penalizzata dalle decisioni arbitrali che, al 90′, hanno negato un chiarissimo calcio di rigore per fallo di Astori su Ranocchia. Episodio clamoroso, grave quanto la svista di Torino che aveva regalato l’iniziale vantaggio bianconero a Vidal. Quella volta però, l’Inter fu più forte di tutto, mentre oggi Sau e compagni hanno reso vano l’assalto nerazzurro.
This post was last modified on 18 Novembre 2012 - 18:47