L’entusiasmo verso un acquisto così importante, sia dal punto di vista dell’esperienza internazionale (titolare nel Porto vincitore dell’ Europa League e nella selezione dell’Uruguay campione della Copa America 2011), sia dal punto di vista economico, era pienamente giustificato in quanto si andava a colmare una lacuna apparsa evidente nella stagione precedente.
In questi primi mesi della sua avventura italiana, Pereira ha fatto vedere solamente a sprazzi le sue grandi qualità di forza fisica e resistenza; ha alternato buone prestazioni, come la trasferta a Verona in cui ha realizzato il primo gol in maglia nerazzurra, ad altre sotto la sufficienza, al punto da esser più volte relegato in panchina.
Questo è dovuto probabilmente al fatto che l’inserimento nel calcio italiano non è affatto semplice, visto che nella patria di Dante, degli spaghetti e del catenaccio, la tattica e la fase difensiva recitano il ruolo del padrone, mentre Alvaro ha più volte dimostrato di gradire maggiormente la fase di spinta a quella di copertura.
Ora che l’Inter si trova in emergenza a centrocampo, il fluidificante di Montevideo avrà la possibilità di giocarsi le sue carte, probabilmente già a partire dalla trasferta russa di Kazan, per convincere Stramaccioni e conquistare il pieno affetto del popolo interista.
Le importanti qualità fisiche, abbinate a una discreta tecnica, consentono infatti all’ex Porto di poter agire anche da interno sinistro in un centrocampo a 3, come fece nella gara del suo esordio in Italia contro la Roma; visti gli infortuni di Obi, Mudingayi e Stankovic, la squalifica in campionato di Gargano e tenendo presente che Guarìn è reduce da un infortunio, Strama potrebbe davvero scegliere l’opzione Pereira a centrocampo, dando corsa e sprint alla mediana interista.
Si tratta di un’occasione importante sia per il fluidificante della Celeste, sia per il tecnico dell’Inter per poter dare minutaggio e fiducia a un giocatore che può senza dubbio rivelarsi fondamentale nell’economia del gioco nerazzurro.
Pereira è pronto a mettere il turbo e a sprintare sulla fascia o in mezzo al campo; l’Inter ha bisogno delle sue sgroppate per continuare a correre, sia in Italia che in Europa.
This post was last modified on 21 Novembre 2012 - 15:13