November rain, pioggia di novembre; la canzone dei Guns N’ Roses, che parla dei momenti di difficoltà di una relazione sentimentale, è lo specchio di questo mese non felice vissuto dall’Inter, culminato ieri sera con la brutta prestazione e conseguente sconfitta a Parma; un punto in 3 partite è un misero bottino, specie se arrivato contro avversari insidiosi come Atalanta, Cagliari e i sopra citati emiliani, ma di certo non imbattibili.
Il mese di novembre è stato amaro per il popolo interista, anche se questa constatazione può sembrare un paradosso perché a inizio mese l’Inter ha sbancato lo Juventus Stadium, battendo i bianconeri di Torino per 3-1; quell’impresa, però, ha come anestetizzato gli uomini di Stramaccioni che, in seguito, hanno racimolato un misero punto in tutto l’undicesimo mese dell’anno.
Gli impegni ravvicinati, le squalifiche e gli infortuni di alcuni giocatori hanno pesato molto sull’economia di gioco e, conseguentemente, sui risultati dell’Inter; si è parlato molto del “tridente pesante” e del fatto che Zanetti e compagni avessero perso un po’ di equilibrio in fase difensiva (3 gol subiti a Bergamo e 2 in casa col Cagliari), ma se da un lato tutto ciò è vero, è altrettanto evidente che ieri a Parma, con due punte, i nerazzurri hanno creato poco, se non su palla inattiva o conclusioni dalla lunga distanza e hanno comunque concesso diverse ripartenze agli emiliani (Biabiany è stata una vera a propria spina nel fianco).
Ieri sera è parso evidente come in questo momento Cassano sia la luce dell’attacco interista: l’attaccante di Bari vecchia, pur non ripiegando molto in difesa, costringendo quindi a un lavoro extra difensori e centrocampisti, a oggi è l’unico in grado di dare imprevedibilità alla manovra d’attacco e di collegare il resto della squadra con Palacio e Milito, apparsi troppo isolati nel monday night del Tardini.
L’importanza di Cassano è dettata anche da alcune circostanze straordinarie: Coutinho, che aveva ben impressionato nella prima parte di stagione, realizzando gol importanti in Europa League e in campionato, è reduce da un infortunio che lo ha tenuto fermo per un mese, per cui ha bisogno di un po’ di tempo per riprendere il ritmo partita, le prestazioni di Alvarez continuano a non convincere stampa e supporters, al punto da domandarsi se davvero non sia meglio un periodo di prestito altrove per l’argentino e infine Wesley Sneijder è alle prese con uno spinoso caso legato al rinnovo contrattuale, con “spalmatura” dell’ingaggio in più anni, di cui tutti i tifosi avrebbero fatto volentieri a meno, specie in questa fase di stagione molto delicata (l’olandese è di fatto “fuori rosa” finché non accetterà il rinnovo alle condizioni proposte dalla società, altrimenti verrà ceduto).
In questo momento un po’ buio per la truppa di Stramaccioni, la luce nerazzurra sembra essere quella di FantAntonio; la speranza è che il talento barese rientri al top della forma e con grandi motivazioni dalla squalifica (contro il Palermo sconterà la seconda e ultima giornata di stop), in modo da riprendersi l’Inter a suon di gol, assist e dribbling, ripartendo dalla vittoria con la Juventus e lasciando alla spalle il mese di novembre e la sua pioggia.