A San Siro arriva il Napoli: Cavani stella di una squadra di qualità

Nelle ultime stagioni, la sfida tra Inter e Napoli ha rappresentato quello che gli addetti ai lavori definiscono come “big match”, in quanto sia i nerazzurri che i partenopei hanno occupato pressoché stabilmente le posizioni di vertice nel recente passato.

Ai tifosi interisti più nostalgici l’incontro tra queste due compagini riporta alla memoria lo storico scudetto nerazzurro della stagione 1988/1989 quando, alla trentesima giornata, l’Inter guidata da Trapattoni batté il Napoli di Maradona per 2-1, conquistando il tredicesimo tricolore della sua storia.

A più di 20 anni di distanza da quello storico giorno, gli uomini di Stramaccioni e quelli di Mazzarri si affronteranno in un match non decisivo come quello sopracitato, ma senza dubbio molto importante: entrambe le formazioni hanno iniziato in maniera positiva la stagione e vogliono continuare a inseguire la Juventus capolista.

Con il passaggio ai sedicesimi di Europa League già conquistato il 22 novembre in Svezia, il Napoli che si presenterà a San Siro avrà a disposizione tutti i titolari riposati (ultimo turno del girone con il PSV del tutto pleonastico); questo rappresenta un fattore positivo che si aggiunge all’indubbio valore della rosa, costruita con pazienza e con grande intelligenza dal presidente De Laurentiis e dai suoi uomini mercato fin dal momento del suo ritorno in Serie A nella stagione 2007/2008; da allora i partenopei si sono sempre migliorati, sia come piazzamenti in classifica che come qualità dell’organico.

Mazzarri predilige far giocare la sua squadra con un 3-5-2 (o 3-5-1-1 in quanto la seconda punta opera qualche metro alle spalle dell’attaccante di riferimento); la difesa a 3 rappresenta uno dei “credo” del tecnico toscano, poiché tutte le sue squadre (Livorno e Reggina prima del Napoli) hanno avuto la linea difensiva composta da 3 uomini. Due esterni di corsa partecipano con costanza alla manovra d’attacco, mentre due centrocampisti centrali giostrano nel cuore della mediana, avviando la manovra e dando copertura al terzo centrocampista, dedito maggiormente agli inserimenti in zona gol.

Analizzando più nel dettaglio i prossimi avversari dell’Inter, è difficile trovare un punto debole, visto che la squadra è ben collaudata e nel mercato estivo sono arrivati giocatori di esperienza e qualità come Behrami, Gamberini e Insigne.

Il pacchetto arretrato, a protezione di un portiere affidabile come De Sanctis, è solitamente composto da Paolo Cannavaro, fratello minore di Fabio, Campagnaro e Gamberini, con Britos riserva di qualità pronto a subentrare in ogni evenienza; sulla fascia destra opera Maggio, con Mesto suo sostituto naturale, mentre dalla parte opposta Zuniga ha conquistato la titolarità del ruolo a inizio stagione, superando la concorrenza di Dossena.

La zona nevralgica presenta un mix di quantità e qualità davvero invidiabile: il faro del Napoli in fase d’impostazione è lo svizzero Gokhan Inler, reduce dalla doppietta di domenica scorsa con il Pescara, supportato dal suo connazionale Behrami, abilissimo a recuperare palloni e interrompere le offensive avversarie, mentre Hamsik è un centrocampista eclettico, in grado di rifinire con precisione l’azione, pericoloso in zona gol e utile anche in fase difensiva.

L’attacco del Napoli verte su Cavani, vero e proprio idolo della tifoseria partenopea e principale spauracchio per la retroguardia interista (ma non solo); nella sfida di domenica, l’uruguaiano, autore di 10 reti in campionato, dovrebbe essere supportato dal giovane “canterano” Insigne, in quanto Pandev, ex di turno, sarà probabilmente costretto ai box dal sussistere di un problema alla caviglia.

L’Inter è attesa da un match difficile contro un avversario che merita la seconda posizione in classifica; gli uomini di Stramaccioni dovranno esprimersi al massimo delle loro possibilità, anche per “vendicare” il pesante 3-0 incassato nella scorsa stagione e proseguire il proprio cammino di crescita.

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