Strama: “Complimenti ai nostri giovani. Sorteggio? Quello che esce va bene, siamo l’Inter”

La baby Inter di Stramaccioni chiude con un pareggio l’avventura nel Gruppo H della fase a gironi di Europa League. Con qualificazione e secondo posto già raggiunti, il tecnico nerazzurro manda in campo un mix tra seconde linee e giovani, che non deludono le aspettative e confermano i buoni margini di miglioramento visti nella prima parte di stagione. Tra tutti ha brillato Marko Livaja, autore di una prova di grande maturità, impreziosita da una doppietta che sarebbe potuta diventare addirittura tripletta senza la “svista” dell’arbitro di porta.

Lo stesso Stramaccioni, ai microfoni di Sky e Mediaset Premium, ha così commentato la prova dei suoi ragazzi, soffermandosi proprio sulla prestazione offerta dall’attaccante croato: Faccio i complimenti ai ragazzi che dimostrano la bontà del lavoro fatto dal nostro settore giovanile. Livaja vice-Milito? Io l’ho sempre molto considerato, abbiamo deciso di tenerlo, conoscevamo le sue qualità, ma è molto giovane e deve lavorare con umiltà come sta facendo. Oggi moltissime indicazioni positive, soprattutto da parte dei ragazzi più giovani, che hanno tenuto bene il campo. Complimenti a Piero Ausilio e Roberto Samaden, che con Casiraghi sono gli assi portanti del settore giovanile. Siamo a 12 giocatori esordienti, sono dati importantissimi.

In ottica Napoli, Stramaccioni ha spiegato alcune situazioni tattiche e ha giustificato l’inserimento o l’esclusione di alcune pedine importanti:Come ho fatto a tenere fuori Zanetti? E’ ancora chiuso in una stanza alla Pinetina, ora do l’ordine e lo liberiamo. Cassano? Sta bene, è entrato in ogni azione pericolosa del secondoo tempo, è un recupero importante. Cambiasso non l’ho chiuso? Li avevo sostituiti tutti domenica, lo dovevo fare giocare per forza. Onestamente non ho voluto provarlo in difesa perché ho squalificato Samuel con il Napoli.

Inevitabile la domanda sul sorteggio dei sedicesimi di finale, in programma il 20 dicembre: “Ho la fortuna di allenare una squadra che ha vissuto stadi importantissimi, come lo Stamford Bridge e il Camp Nou. Quello che esce va bene, siamo l’Inter. Prima o poi le devi incontrare tutte e noi vogliamo arrivare in fondo. Adesso giriamo pagina e ci concentriamo su campionato e coppa Italia. Poi finalmente potrò rivedere la lista Uefa in cui non ho potuto inserire tanti giocatori infortunati. Per questo abbiamo pagato più di altri il doppio impegno”.

In chiusura una battuta anche sul caso Sneijder: E’ stato un equivoco che ho chiarito personalmente con Wesley, tutto molto normale, molto semplice. Lui lo sapeva già della non convocazione, a lui l’avevo detto ma per rispetto di tutti gli altri compagni ha sbagliato a comunicarlo. Non inciderà su una futura convocazione. Se mi aspetto un passo indietro di Sneijder dopo il messagigo di Yolanthe? Questa domanda va fatta a un dirigente. Io vedo solo quello che succede in Pinetina e la situaizone è molto lineare, serena. La scelta è la mia. Parliamo tanto io e Wes, anche oggi. Lui lo sa“.

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