Lazio-Inter, stadio “Olimpico” di Roma, 13 maggio 2012: l’avventura di Juan Jesus all’Inter iniziò nello stadio e contro i prossimi avversari dei nerazzurri in campionato; a pochi minuti dal termine, con i biancocelesti in vantaggio 3-1, il difensore brasiliano subentrò a Milito, muovendo i primi passi in una realtà fino ad allora sconosciuta come la Serie A.
In un’intervista in onda su Sportmediaset, il difensore di Belo Horizonte ha affrontato diversi temi interessanti come il suo brillante inizio di stagione, la Nazionale e il “sogno” scudetto; il primo pensiero, però, non poteva che essere riferito a quel 13 maggio, al momento del suo ingresso in campo: “Ero contento, anche se ho giocato solo 5 o 6 minuti, ero finalmente nell’Inter e per me era una gioia incredibile“.
Da “comparsa” a elemento titolare della difesa a 3; un vero e proprio salto senza rete che neanche il giovane brasiliano si sarebbe aspettato: “Non pensavo a diventare titolare, volevo fare il mio lavoro e ringrazio Stramaccioni per la fiducia che mi ha dato“.
I ricordi, seppur dolci, fanno parte del passato e Juan Jesus è il tipo che guarda sempre avanti, a partire dalla partita di sabato contro una Lazio in buone condizioni fisiche, reduce da un pareggio un po’ deludente a Bologna, ma quarta in classifica alle spalle del Napoli. Il numero 40 nerazzurro è consapevole dell’importanza e della difficoltà della sfida contro i biancocelesti di Petkovic: “Quella contro la Lazio sarà una gara difficile, troveremo una squadra concentrata e speriamo di fare un buon lavoro“.
In questi giorni, il centrale classe ’91 ha ricevuto un importante attestato di stima, vale a dire quello di Marco Tronchetti Provera, il quale ha confidato di essere rimasto impressionato sia da Guarìn che dallo stesso Juan Jesus; una bella soddisfazione per uno che ha esordito in Italia da “carneade” e che si sta affermando con prestazioni di ottimo livello: “Sono contento perché in Italia nessuno mi conosceva, adesso è cambiato qualcosa, spero di fare 5 o 6 anni bene per dimostrare il mio valore. Voglio rimanere all’Inter per tanto tempo“.
Quando si tocca il tema della Nazionale, il difensore, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra con la rappresentativa under 23, tende a glissare, preferendo concentrarsi sul suo presente nerazzurro: “La Nazionale brasiliana? Prima devo pensare all’Inter, se gioco bene qui poi il resto potrebbe arrivare“.
Infine, non poteva mancare una domanda sulle ambizioni di questa Inter e, in particolare, sullo “scudetto”, parola che circola con una frequenza sempre maggiore nell’ambiente interista; su questo tema delicato, Juan Jesus dimostra, una volta di più, di avere le idee chiare e non nasconde la propria ambizione: “Ci credo sempre e voglio fare di tutto per arrivarci perché l’Inter è una grande squadra e deve fare di tutto per vincerlo“.
Che il ragazzo avesse talento lo si era capito dalla sicurezza e dalla personalità con cui si è affermato nella difesa nerazzurra; ora, però, sappiamo anche che ha le idee molto chiare. E’ proprio il caso di dire, senza timore di essere smentiti, che si tratta di una scommessa vinta da parte della dirigenza e dello staff tecnico dell’Inter e non è certo il primo caso.