Una storia che comincia nel maggio del 1998, quando i club italiani erano ancora ai vertici del calcio europeo. Inter e Lazio si affrontavano nella finale di Coppa Uefa al Parco Dei Principi di Parigi. I biancocelesti di allora erano una squadra sulla cresta dell’onda: nel loro organico potevano contare su campioni come Nesta, Nedved, Mancini e Casiraghi; ma l’Inter non era da meno con i vari Simeone, Zanetti, Zamorano, Djorakeff e Ronaldo. Non ci fu partita. Una buona Lazio crollò sotto i colpi dei fenomeni nerazzurri, che regalarono al presidente Moratti il primo trofeo della sua gestione.
Ma ci sono anche pagine più tristi per i colori nerazzurri. Campionato 2001-2002, l’Inter arrivò all’ultima giornata con un punto di vantaggio sulla Juve e due sulla Roma; nell’ultima sfida, decisiva per lo scudetto, Zanetti e compagni si arresero di fronte ad una Lazio in cerca di un posto nell’Europa minore. Le lacrime di Ronaldo, quel 5 maggio 2002, fecero da sfondo al rimpianto più grande della storia recente nerazzurra.
Ma questo connubio quasi mistico tra i due club va anche oltre il calcio giocato. Al di là dei tanti campioni biancocelesti che nel corso degli anni hanno deciso di indossare la casacca nerazzurra come Veron, Crespo, Stankovic e Vieri (per citare i più recenti) e che poi sono stati quasi sempre determinanti per l’Inter, c’è anche una bella storia che riguarda la tifoseria. Un sodalizio, quello tra i supporters delle due squadre, tra i più solidi e longevi della Serie A.
Insomma le due squadre che scenderanno in campo stasera, non sono due squadre qualsiasi ma due pagine di uno stesso libro. Un libro che ha sempre regalato parecchie emozioni e che molto probabilmente continuerà a regalarne, a partire proprio da stasera.
This post was last modified on 15 Dicembre 2012 - 15:36