Nella sfortunata trasferta di sabato sera all’Olimpico che ha visto l’Inter sconfitta da una Lazio cinica e comunque ben organizzata, tra le fila nerazzurre è parsa evidente la mancanza di un centrocampista capace di dare il là alla manovra e di dettare i tempi di gioco.
Non è la prima volta che accade ma, contro i biancocelesti, questo aspetto si è evidenziato maggiormente anche per la prova opaca offerta da Esteban Cambiasso. Il centrocampista argentino, giunto già alla ventiseiesima presenza stagionale con 2256 minuti giocati, non si è disimpegnato con la solita sicurezza e anche la squadra ne ha risentito.
E’ lecito chiedersi cosa sarebbe di questa Inter, comunque autrice fin qui di una stagione di tutto rispetto, se in mezzo al campo ci fosse un giocatore come Wesley Sneijder. L’olandese, ai ferri corti con la società e con le valigie in mano in vista del mercato di gennaio, sarebbe potuto essere quel giocatore su cui costruire la manovra ma, per circostanze ormai note, questo non è stato possibile.
Quasi tutte le squadre di Serie A si affidano alla regia di un interprete impeccabile. Basti pensare a Pirlo nella Juventus, Pizarro nella Fiorentina, De Rossi o Tachtsidis nella Roma, lo stesso Ledesma nella Lazio, Inler nel Napoli. Anche nelle realtà minori, la scena non cambia: Cigarini nell’Atalanta, Lodi al Catania, Conti a Cagliari o Valdes nel Parma, ricoprono quel ruolo fondamentale rimasto vacante nella rosa nerazzurra.
Al di là dei guizzi di Cassano e delle accelerazioni di Guarin e Nagatomo, l’Inter nella sfida contro la Lazio, fino all’ingresso di Palacio, non è mai riuscita a impensierire la retroguardia biancoceleste.
Manovra troppo prevedibile, figlia dell’assenza di un giocatore capace di dettare i tempi e di cercare passaggi non scontati. Gargano e Mudingayi sono stati ottimi acquisti per regalare forza e dinamismo ad un centrocampo scarico e logorato dagli anni, ma adesso gli operatori di mercato nerazzurri dovranno regalare a Stramaccioni un centrocampista diverso.
Per arrivare tra le prime tre potrebbe anche bastare la rosa attuale, ma se l’Inter vorrà crescere non potrà fare a meno di un playmaker in futuro.