Quello che è maggiormente emerso durante la partita contro la Lazio di sabato sera, oltre agli errori arbitrali, alla sfortuna e a un’Inter che è scesa in campo solo nel secondo tempo, è stata la mancanza di un regista. Nella prima ora di gioco, i nerazzurri hanno lasciato l’iniziativa in mano agli avversari (pur senza concedere vere e proprie palle gol) con l’inevitabile conseguenza di un attacco troppo isolato rispetto al resto della squadra, che ha sofferto l’assenza di un uomo di raccordo capace di dare geometrie alla manovra.
I problemi dell’Inter tuttavia non riguardano solo la cabina di regia. Come ha sottolineato più volte lo stesso Stramaccioni, la lacuna più evidente della rosa nerazzurra è la mancanza di un vice-Milito; non un giovane da lanciare nelle sfide più abbordabili, ma una prima punta di esperienza che possa permettere al Principe di tirare il fiato in qualche occasione.
E’ un dato di fatto che in questa prima parte di stagione i nerazzurri abbiano sofferto troppo il rendimento altalenante dell’argentino: le primavere passano e Milito non può più garantire lo stesso livello di prestazioni per tutto l’anno. Contro i biancocelesti, il Principe è apparso appannato e non è quasi mai riuscito a mettere in difficoltà i difensori laziali, perdendo il confronto a distanza con Klose.
E’ anche vero che negli ultimi anni Diego ci ha abituato a un girone di ritorno da favola, ma l’Inter non può permettersi di fare affidamento solo su di lui per il ruolo di prima punta. Le vittorie si costruiscono spesso sull’ampiezza e completezza della rosa, soprattutto quando ci sono tre competizioni da onorare. E’ per questo che a gennaio la società dovrà necessariamente intervenire sul mercato per puntellare il reparto offensivo, acquistando un attaccante capace di sostituire il Principe nelle giornate no.
Mauricio Pinilla resta l’obiettivo numero uno, ma la caparbietà di Cellino potrebbe costringere l’Inter a concentrarsi su altri nomi. La certezza è solo una: Stramaccioni ha bisogno di un bomber di riserva.