Dal rischio retrocessione, passando per la vergogna andata in scena lo scorso aprile contro il Siena a Marassi (con i tifosi liguri che imposero ai calciatori di togliersi la maglia e rientrare negli spogliatoi), fino ad arrivare a questi primi quattro mesi di stagione, che hanno ribadito la validità della legge di Murphy.
Dopo un confortante inizio (sconfitta immeritata in casa contro la Juve; vittoria all’Olimpico contro la Lazio), arrivano le delusioni, culminate nel primo dei tre 2-4 interni rimediati dal Genoa in questo primo scorcio di campionato. Contro la Roma, nonostante il doppio vantaggio. Sconfitta che costò la panchina a Gigi De Canio.
Dal 21 ottobre la squadra è stata affidata a un altro Gigi, Delneri; ed ecco che ritorna di prepotente attualità uno dei corollari della legge di Murphy di cui sopra: se qualcosa può andare peggio, lo farà.
Si comincia con cinque sconfitte consecutive, tra cui il derby perso 3-1. Una sola vittoria, a Bergamo, con Frey in versione superman. L’altro punto conquistato in casa col Torino l’ultima giornata.
Quattro punti in nove partite sotto la guida di Del Neri e la consapevolezza che questa squadra, nella prossima sessione di mercato, verrà rivoluzionata per l’ennesima volta da Preziosi, che negli ultimi 4 anni ha trasformato una bella realtà del nostro calcio in un porto di mare gestito con dinamiche da Footbal Manager, in cui il profitto ad ogni costo ha prevalso sull’ambizione sportiva.
Passando al versante squisitamente tecnico i rossoblù si presenteranno a San Siro con un 4-4-2; nell’amichevole di ieri, vinta 4-0 contro una selezione composta da Allievi e Primavera, Delneri ha impiegato Vargas e Rossi sulle corsie di centrocampo, con Bertolacci e Kucka interni e Borriello-Immobile coppia d’attacco. In difesa linea a 4 con Canini, Granqvist, Antonelli e Kranijc. Quest’ultimo potrebbe essere sostituito nell’undici titolare anti Inter da Sampirisi, assente ieri dopo l’impegno con l’Under21.
This post was last modified on 21 Dicembre 2012 - 15:17