A complicare le cose ci si è messa anche la questione del calcioscommesse: “A inizio agosto ho saputo di questo mio coinvolgimento nella storia di Salernitana-Bari. E’ stato il momento più brutto del 2012. Mi è crollato il mondo addosso, mi sembrava assurdo perchè non c’entravo niente, ma mi hanno tirato dentro lo stesso. Ho vacillato, poi mi sono rialzato, perchè sono tranquillo e lo sono tuttora. I miei avvocati mi hanno detto di stare sereno, ma mi dà fastidio che ogni tanto spunti il mio nome sui giornali, magari dopo una buona prestazione con l’Inter. Vedo troppo accanimento mediatico e questo non è giusto“.
Si torna poi a parlare di calcio giocato: “La striscia di dieci vittorie consecutive ci ha dato sicurezza. Nella difesa a tre mi sento a mio agio, perché posso uscire a marcare l’attaccante fino a metà campo, sapendo di avere le spalle coperte, Ma siamo cresciuti tutti insieme, nonostante il calo dopo la vittoria di Torino. Sono convinto che l’Inter possa lottare ancora per lo scudetto”.
In chiusura una battuta sull’esempio da seguire nello spogliatoio: “Ovviamente Zanetti. A parte l’aspetto fisico, che è impressionante, la cosa stupefacente è che non l’ho mai visto preoccupato. E’ sempre positivo, trascinante. Ha una parola per tutti, è un esempio. Mi ricordo il suo discorso quando in una settimana, nel 2011, perdemmo contro il Milan 3-0 e poi con lo Schalke 5-2 in Champions. Il giorno dopo ci ha parlato come deve fare un capitano e siamo ripartiti tutti insieme”.