Fin qui l’Inter si è sempre comportata bene negli impegni più ostici e, anche se in questo primo scorcio di stagione i ragazzi di Guidolin non sono riusciti a ripetere gli stessi sorprendenti risultati degli ultimi anni, la sfida del “Friuli” rappresenta comunque un ostacolo che non va sottovalutato. I precedenti tra le due squadre lo insegnano: mai banali, mai decisi in partenza e spesso spettacolari, come l’ultimo scontro in campionato, quando i tifosi nerazzurri hanno potuto ammirare gli ultimi lampi di genio di Wesley Sneijder.
La trasferta di Udine arriva dopo tre sconfitte esterne consecutive e, proprio per questo, Stramaccioni dovrà cercare di spezzare quello che rischia di diventare l’ennesimo incantesimo stagionale: se a inizio campionato, infatti, Zanetti e compagni sono stati alle prese con il tabù San Siro, negli ultimi due mesi la squadra ha dovuto fare i conti con un’inattesa inversione di marcia nel ruolino da trasferta.
Un cammino di sole vittorie, dai preliminari di Europa League fino al match dello Juventus Stadium (che avrebbe dovuto rappresentare la svolta della stagione), si é trasformato in una serie negativa che ha fatto perdere all’Inter l’appellativo di “schiacciasassi da trasferta”.
La sosta, arrivata al momento giusto, è stata senz’altro fondamentale per recuperare energie fisiche e mentali. Ora non resta che dimostrare sul campo che l’Inter del 2013 non vuole più essere una medaglia a due facce, ma insegue quella continuità necessaria per tornare a lottare per grandi traguardi.
This post was last modified on 7 Gennaio 2013 - 12:05 12:05