“Penso che in una squadra ci siano sempre dei momenti difficili, anche in una come la nostra che è dentro un progetto dettato dal Presidente e seguito da tutti. – spiega il colombiano a proposito di quello che è possibile migliorare in questa Inter –. Venivamo da anni di tante vittorie, sapevamo che c’erano tante cose da far meglio e questo, ripeto, lo sapevamo anche prima della sconfitta di ieri. Serve più critica costruttiva, i miglioramenti si raggiungono soprattutto lavorando”.
L’obiettivo resta il terzo posto, ma non solo: “Una squadra come l’Inter, che gioca anche la Coppa Italia ed è protagonista in Europa League, deve puntare sempre in alto. I risultati devono andare d’accordo con i progetti iniziali”.
Su come Andrea Stramaccioni abbia reagito alla sconfitta di ieri, il team manager spiega: “Lui non perderà mai le convinzioni, vuole migliorare. È nuovo in questa serie A, ma credo abbia dimostrato di essere all’altezza. Prepara ogni partita, contro qualsiasi squadra, come fosse la più importante ed è giusto che sia così. Questo deve essere lo stesso per i giocatori: tutti devono pensare che la prossima è sempre la partita più importante”.
“Dentro lo spogliatoio – continua Cordoba – c’è la consapevolezza di dover migliorare ma, ripeto, c’era anche prima. Bisogna ascoltare chi ha più esperienza tra loro, ma anche i giovani perchè sono una parte importante di questo gruppo. Bisogna ascoltare tutti e cercare di vedere quali sono i loro punti di vista. Il mister ascolta tutti, poi è lui che decide”.
Dopo il k.o. contro l’Udinese, intervenire sul mercato a gennaio può essere per il club una vera e propria esigenza o solo una possibilità: “Quando arrivano dei giocatori importanti come Tommaso Rocchi noi siamo contenti perchè è sempre un giocatore in più. Però, io non sono nelle condizioni di parlare di mercato. Noi accoglieremo benissimo chiunque dovesse arrivare, altrimenti sarà una responsabilità di questo gruppo lottare per raggiungere obiettivi importanti“.
Infine sul suo connazionale Fredy Guarin: “Era pronto per una grande squadra come l’Inter e non sta facendo altro che dimostrarlo perchè vuole diventare un simbolo. Mette voglia in quello che fa e lui come i suoi compagni vogliono fare bene per l’Inter”.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 8 Gennaio 2013 - 02:32