Passi avanti sulla strada verso il nuovo stadio: Moratti ha trovato il modello da seguire

Friends Arena stadiumIn questo periodo di povertà e di stenti del mondo del calcio italiano quella del nuovo stadio, più che una bella idea, è diventata per molti una necessità non più rimandabile. L’Inter non fa eccezione. Ormai lo hanno capito tutti del resto: non si può più competere con le squadre degli altri campionati avendo un terzo dei loro ricavi. Perché nel calcio vince chi ha più campioni, e questi si pagano caro.

Un nuovo stadio è quindi prima di tutto una promessa di nuovi profitti: non solo per l’aumento della vendita di biglietti nei primi anni, quando tutti vorranno gustarsi una partita nel nuovo impianto, ma soprattutto per tutta quella serie di attività che esso permette di sviluppare. Dai negozi ufficiali della squadra ai ristoranti al suo interno, fino alla possibile sponsorizzazione dello stadio stesso che frutterebbe svariati milioni.

Che l’Inter ci stia pensando da tempo non è più un segreto. Una nuova casa nerazzurra è da anni il sogno nel cassetto del presidente Moratti. Ora è venuto il momento di tirarlo fuori e trasformarlo in realtà. D’altronde, si diceva, i vantaggi sarebbero infinitamente superiori agli svantaggi, mentre c’è il rischio, se si aspetterà troppo tempo, di perdere terreno dagli altri top club europei e finire impantanati nella morsa del fair play finanziario senza avere più risorse per ridare lustro al nome della squadra.

Delle certezze della dirigenza interista circa la necessità di costruire a breve un nuovo San Siro sono prova i diversi incontri avvenuti la scorsa estate con i manager del gigante cinese China Railways Construction Corporation, interessati a investire nella società meneghina supportando il progetto del nuovo stadio.

Negli ultimi mesi, tuttavia, ci sono stati diversi tentennamenti da parte dei partner asiatici, che, nascondendosi dietro la lentezza delle formalità burocratiche, esitavano a versare la cifra stabilita in base ai precedenti accordi (si parla di una cifra vicina ai 50 milioni).

Ecco che allora il patron nerazzurro ha deciso di cambiare strada, ma non destinazione. Lo stadio si farà ugualmente, solo non più con i cinesi. Moratti si è infatti rivolto nella ben più vicina Lugano, dove ha la sede il gruppo di costruzioni Mabetex, scelta come partner ideale per il progetto della nuova casa nerazzurra.

Ma c’è dell’altro. Sembra infatti che Moratti abbia individuato il modello da seguire nel nuovo impianto dell’Aik Solna: si tratta della “Friends Arena”, stadio bellissimo e di recente costruzione, inaugurato con l’amichevole tra Svezia e Inghilterra dello scorso novembre.

Il presidente nerazzurro avrebbe messo in agenda un incontro col patron della squadra svedese Johan Stromberg, che arriverà a Milano in questi giorni per parlare con Moratti proprio del suo nuovo stadio e per “imparare dall’Inter le strategie di marketing di una grande squadra” come ha dichiarato lui stesso.

La strada verso il nuovo stadio è ancora lunga ma Moratti sta dimostrando di fare sul serio.

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