Qualcosa è cambiato. In meglio o in peggio starà ai ragazzi dimostrarlo, ma per adesso ci basta constatare che, 19 partite dopo, l’Inter che affronta il Pescara non è la stessa di 4 mesi e mezzo fa.
Sono cambiati gli uomini, ed è quasi naturale che sia così. Alla prima di andata, a Pescara, Stramaccioni schierò Castellazzi, Zanetti, Ranocchia, Silvestre, Nagatomo, Cambiasso, Guarin, Gargano, Sneijder, Cassano e Milito. Subentrati: Coutinho, Duncan e Livaja. Risultato: 0-3. Fu una grande partenza, con Sneijder e Milito che fecero segnare sul tabellino un gol e un assist a testa, la rete di Coutinho, che si sperava potesse finalmente esplodere, gli innesti nella ripresa di tre giovanissimi (Coutinho appunto, poi Duncan e Livaja). Stasera a San Siro l’allenatore nerazzurro dovrebbe contare su Handanovic, Silvestre, Cambiasso, Chivu, Zanetti, Guarin, Gargano, Pereira, Palacio, Cassano, Milito. Emergenza in difesa e qualche problema a centrocampo non gli permetteranno di schierare l’11 titolare, ma i cambiamenti anche strutturali della squadra sono evidenti.
Saltiamo il discorso del portiere: ad agosto si era ancora in pieno mercato e Handanovic era arrivato ma indisponibile. La difesa: dai 4 in linea Stramaccioni è passato, dopo poche partite, alla difesa a 3. La carenza di terzini ha portato l’allenatore romano a puntare deciso sui tre centrali. I tre che scenderanno in campo sabato sera non ingannino: è una difesa d’emergenza con Chivu al rientro, Cambiasso adattato e Silvestre in campo per mancanza di alternative. Poco è cambiato nel centrocampo, salvo qualche assenza di Guarin e alcuni avvicendamenti sugli esterni. Il capitolo trequarti/attacco è un discorso a parte.
Alla prima Sneijder giocò da trequartista puro, con Cassano libero di svariare alle spalle di Milito a caccia di invenzioni. Con l’olandese fuori dai giochi da Verona e ora a un passo dall’addio e l’innesto di Palacio, Stramaccioni ha più volte puntato sul tridente “pesante” (con qualche variazione sul tema, vedi 3-5-2 delle ultime giornate). Verosimile che si proseguirà su questa strada, lasciando di tanto in tanto rifiatare Palacio/Cassano e tornando alle due punte, con la possibilità neanche tanto remota che Rocchi collezioni un discreto numero di presenze. Ma con l’addio di Wes e un Coutinho desaparecido o quasi dopo un inizio promettente, è quasi impossibile che si torni al trequartista. Bellomo sì o Bellomo no.