Il tecnico romano, vista la piena emergenza del reparto difensivo, arretra Cambiasso, con Chivu e Silvestre ai lati, getta nella mischia il giovanissimo Benassi nel ruolo di playmaker e si affida alla coppia d’attacco composta da Cassano e Palacio, con Rocchi e Milito in panchina; di contro, l’allenatore del Pescara Bergodi schiera un 4-3-3 con Celik e Weiss attaccanti esterni a sostegno di Jonathas.
Dopo una decina di minuti di studio, l’Inter assume il pieno controllo delle operazioni, costringendo i biancazzurri in trincea: Cassano illumina la serata di San Siro con ottime verticalizzazioni, Guarìn trova gli spazi giusti per inserirsi e Palacio è sempre temibile sul filo dell’offside; la prima occasione della gara capita proprio sui piedi del Trenza, il quale, sull’uscita di Perin, incrocia troppo il diagonale di destro.
L’Inter macina gioco grazie anche all’attenta regia del baby Benassi e al 30′ trova il vantaggio: la verticalizzazione di Chivu, dopo un velo di Cassano, trova Palacio al limite dell’area che, con l’eleganza di un ballerino di tango, evita Terlizzi e batte l’estremo difensore avversario. Sul finale di frazione Palacio avrebbe l’occasione di raddoppiare, ma l’assist di Jonathan, autore di una buona prestazione, è impreciso e l’azione sfuma.
Nella ripresa il copione non cambia, con l’Inter in totale controllo e il Pescara, non pervenuto dalle parti di Handanovic nella prima frazione, a recitare il ruolo dello sparring partner; dopo un destro a lato di Jonathan, il raddoppio nerazzurro porta la firma di Guarìn che a porta vuota insacca su assist del solito Palacio.
In vantaggio di due reti, l’Inter inserisce il pilota automatico, concedendo le briciole agli avversari (solo un destro di Jonathas alto su leggerezza di Chivu) e sfiorando più volte il terzo gol; con il ritmo della gara che diminuisce con il passare dei minuti, Stramaccioni dà spazio a Rocchi, Mudingayi e Milito al fine di migliorare la condizione fisica generale e preservare uomini come Cassano in vista dell’impegno di martedì in Coppa Italia con il Bologna e del prossimo turno di campionato con la Roma.
La vittoria con il Pescara, oltre a ridare il sorriso all’ambiente interista dopo il k.o. di Udine, fornisce a Stramaccioni indicazioni molto positive da diverse seconde linee e da chi, finora, aveva un po’ deluso, da Silvestre a Jonathan, da Chivu a Pereira, vero e proprio motorino sulla sinistra come ai tempi del Porto. Ora è il momento di concentrarsi sulle prossime gare, sperando che la vittoria con i biancazzurri possa essere l’inizio di un viatico molto positivo.
This post was last modified on 13 Gennaio 2013 - 17:31