Al termine di una partita rocambolesca, l’Inter ha avuto la meglio sul Bologna, aggiudicandosi l’accesso alle semifinali di Tim Cup. Gli uomini di Stramaccioni, in vantaggio per due reti a zero grazie alle perle di Guarin e Palacio, si fanno raggiungere tra l’80’ e l’84’ da Diamanti, che accorcia le distanze con una punizione perfetta, e Gabbiadini, che pareggia i conti appoggiando in rete su cross di Motta. Nei tempi supplementari arriva in extremis il colpo di testa vincente di Ranocchia,che fissa il risultato sul definitivo 3-2.
Ai microfoni di Rai Sport e Inter Channel, Andrea Stramaccioni ha analizzato così la gara: “Era una partita che, dopo il gol di Palacio, sembrava chiusa. Poi sono arrivati la rete di Diamanti, un po’ di sfortuna, l’Inter in dieci – perché avevamo praticamente perso Cassano – insomma, ancora una volta questa squadra ha dimostrato la sua forza. Una vittoria così vale triplo perchè si basa su valori diversi da quelli tecnici e tattici. Ha vinto il carattere di questo gruppo, l’Inter è rimasta sul campo e ha meritato la qualificazione. Ci tenevamo alla Coppa Italia e l’abbiamo dimostrato“.
“La cosa più bella – prosegue il mister – credo sia il valore che il calcio italiano sta restituendo alla Coppa Italia. Tutte le squadre ci tengono a fare bene. Faccio i complimenti al Bologna, ma i miei ragazzi hanno meritato questa vittoria. E ora eccoci a una sorta di final four, indipendentemente da chi sarà la quarta, Fiorentina o Roma. La Coppa Italia rispecchia in un certo senso i valori del campionato”.
Interrogato sulle condizioni di Cassano e Milito in vista della trasferta di Roma, Stramaccioni spiega: “Antonio non voleva uscire malgrado gli avessi raccomandato di farlo. Voleva stare vicino ai compagni e questo dimostra che il gruppo è unito e ha le carte in regola per fare bene. Diego proveremo a recuperarlo, ma la sua importanza è troppo grande e lo rischierò solo quando mi diranno che è al 100%”.
In chiusura parole d’elogio per Alvaro Pereira: “Per due volte è stato colpito sulla maschera protettiva – indossata in seguito alla frattura del setto nasale rimediata contro il Pescara, ndr – ma lui è un guerriero. Non ha mollato e non molla mai“.