Strama: “Tante assenze, ma buonissima Inter. Alla fine il pari è stato giusto”

Bicchiere mezzo pieno. Nel posticipo della 21^giornata di Serie A un’Inter incerottata esce imbattuta dall’Olimpico e conquista un punto prezioso per la lotta Champions. Sotto di un gol per colpa di un rigore quantomeno discutibile concesso da Orsato, i nerazzurri trovano il pareggio con Palacio prima della fine del primo tempo. Ottime risposte sono arrivate ancora una volta da Guarin, sempre più leader della squadra, e dal giovane Livaja, schierato a sorpresa dall’inizio e protagonista della sua miglior gara con la maglia dell’Inter.

Ai microfoni di Sky Sport, Andrea Stramaccioni ha analizzato così la gara: “Rispettando il potenziale della Roma, di altissimo profilo, siamo sempre stati vivi. Avere due attaccanti più Guarin è stato il segnale che siamo venuti qui per fare la nostra parte. La Roma ha fatto un avvio di grandissimo livello, ma poi nella seconda parte del primo tempo e nell’avvio della ripresa c’è stata una buonissima Inter. Alla fine il pari è stato giusto. Noi avevamo qualche assenza davanti che si è fatta un po’ sentire. Emozionato per il ritorno a Roma? Mi sono emozionato e anche tanto, sono un ragazzo semplice e certe cose mi toccano”.

Scavando più a fondo l’allenatore nerazzurro ha spiegato la scelta di tenere Cambiasso in panchina: “Per noi il Cuchu è importante, ma ho optato per la coppia di centrocampisti con maggiore corsa. In questa partita ho fatto questa scelta. Guarin? È un giocatore importante e lo sta dimostrando, è uno dei nostri trascinatori. Rocchi? Non era ancora al 100 per cento; Livaja ha fatto una grande partita, il suo poteva essere un eurogol”.

Archiviata la gara di campionato, si pensa già alla semifinale di Coppa Italia: “Degli infortunati rientrerà solo Alvarez, che ci raggiungerà qui a Roma. Non ce la fanno invece Milito, Cassano, Samuel e Stankovic”. Infine un commento sulla chiusura della telenovela riguardante il futuro di Sneijder: “Come ho già detto, in un modo o nell’altro, l’importante era che si mettesse la parola fine su questa vicenda“.