Disastro nerazzurro a Siena: l’Inter da trasferta non sa più vincere

Siena-Inter 3-1 PalacioNella 23^giornata, un’Inter disastrosa cade in casa del Siena ultimo in classifica e vede complicarsi sempre di più la corsa al terzo posto, non tanto per il distacco dalla Lazio, che resta invariato dopo la sconfitta dei biancocelesti contro il Genoa, quanto per l’avvicinarsi della Fiorentina (che sale a quota 39, a -1 dai nerazzurri) e per il possibile aggancio del Milan (in campo questa sera nel posticipo contro l’Udinese).

Stramaccioni lancia dal primo minuto i neo acquisti Schelotto e Kuzmanovic: l’oriundo viene schierato largo a destra nell’ormai consolidato 3-4-1-2, mentre il centrocampista serbo vince il ballottaggio con Gargano e affianca capitan Zanetti in mezzo; per il resto tutto confermato con Guarin a supporto di Cassano e Palacio. Novità anche sul fronte Siena dove il tecnico Iachini getta nella mischia il nuovo attaccante Emeghara con alle spalle Rosina e Sestu.

L’andamento della partita è chiaro già dai primi minuti di gioco: nerazzurri con in mano il pallino del gioco e Siena pronto a sfruttare le ripartenze. Le accelerazioni dei toscani fanno malissimo all’Inter, troppo lunga e divisa in due tronconi. Non è un caso che l’1-0 nasca da un calcio d’angolo a favore: Rosina recupera palla, serve sulla sinistra Rubin, che scappa a Schelotto e trova Emeghara (in posizione di leggero fuorigioco) per il più facile dei tap-in.

Neanche il tempo di gioire che l’Inter trova subito il pari: al 22’, con un cross insidioso dalla sinistra, Cassano, pur non trovando nessuna deviazione, mette fuori tempo Pegolo e fa 1-1. Passano solo due minuti e il Siena si riporta avanti con una prodezza di Alessio Sestu, autore di uno spettacolare destro a giro che si infila all’incrocio dei pali beffando l’incolpevole Handanovic. Un contatto dubbio in area di rigore senese tra Cassano e Belmonte e un paio di tentativi di Guarin dalla lunga distanza mandano le squadre al riposo con il punteggio di 2-1.

La ripresa vede l’esordio di Mateo Kovacic, che prende il posto di Schelotto, con il conseguente passaggio al 4-3-1-2. Le variazioni tattiche, però, non possono dare frutti perché, al 55’, c’è la svolta del match: Emeghara, a tu per tu con Handanovic, viene atterrato da dietro da Chivu. Doveri non ha dubbi: espulsione per il rumeno e tiro dagli undici metri, che Rosina non fallisce.

L’Inter a quel punto ci prova in tutte le maniere con Pegolo decisivo su una punizione di Guarin e salvato successivamente dalla traversa colpita da Cassano. La giornata storta dei nerazzurri si conclude con un errore sotto porta di Palacio che, smarcatosi perfettamente su un calcio di punizione, svirgola malamente a due passi dal gol.

Un Siena ordinato e compatto ottiene meritatamente i tre punti (sei, in totale, contro i nerazzurri, tra andata e ritorno) e continua a sperare in una difficilissima salvezza; l’Inter invece torna a Milano con le ossa rotte e con una preoccupante sindrome da trasferta: è dal famoso 3-1 dello Juventus Stadium, infatti, che Zanetti e compagni non riescono a ottenere i tre punti lontano dal Meazza.

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