Una delle cause maggiori del calo fisico che sta affliggendo i nerazzurri è sicuramente l’anticipo della preparazione estiva dovuta ai preliminari d’Europa League di inizio agosto. Un fattore che ha condizionato non poco il rendimento della squadra, costretta a fare i conti con prestazioni decisamente altalenanti da parte soprattutto dei giocatori più “navigati”.
L’età anagrafica è un aspetto da non sottovalutare e l’Inter, essendo una squadra molto fisica, ha pagato la minore resistenza di alcuni suoi senatori, inevitabilmente più propensi a infortuni e acciacchi. Ma questa può essere solo una delle possibili spiegazioni del crollo nerazzurro: sicuramente c’è qualche ingranaggio nel motore che si è inceppato e che va riparato nel minor tempo possibile.
Un primo segnale l’ha dato Cassano: dopo la débâcle di Siena, il Pibe de Bari è stato il primo a presentarsi ai microfoni dei giornalisti per parlare del difficile momento della squadra. Il fantasista pugliese, arrivato in estate dal Milan con la nomea di “spacca-spogliatoio“, alla soglia dei 31 anni sembra aver trovato finalmente la giusta maturità, tanto da spronare i compagni, soprattutto i più esperti del gruppo, a dare quel qualcosa in più per uscire dal periodo nero, sobbarcandosi, di fatto, il peso della squadra.
FantAntonio, ovviamente, non può avere la ricetta per invertire la rotta, ma Strama, con la collaborazione dell’intera rosa, avrà la possibilità di gestire al meglio il momento e di trovare una soluzione per ritrovare quella squadra che, non più tardi di tre mesi fa, era stata capace di arrivare a un passo dalla vetta. Toccherà ai giocatori guardarsi in faccia e capire i motivi di questo blackout, che rischia di costringere l’Inter a un altro anno di purgatorio in Europa League.
Poter contare sull’orgoglio e sulla maturità finalmente raggiunta di un giocatore come Cassano, non potrà che agevolare il compito del mister.