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Esattamente un girone fa Wesley Sneijder giocò contro il Chievo quella che poi sarebbe diventata la sua ultima partita con la maglia dell’Inter. L’olandese non impressionò, anche perché fu costretto a lasciare il campo per infortunio dopo meno di mezz’ora, lasciando il posto, non solo per quella partita, a Cassano.

In quel momento della stagione, i dubbi sulla possibile coesistenza di Cassano, Sneijder e Milito erano molti: tre tenori che garantivano grande qualità davanti, ma rappresentavano un peso eccessivo da sostenere per un centrocampo in là con l’età come quello interista.

A posteriori, l’infortunio di Sneijder ebbe quindi un effetto positivo, permettendo a Stramaccioni di risolvere il rebus tattico che lo tormentava. Con l’olandese ai box, il mister fu portato a schierare Cassano e Milito, spesso accompagnati da Palacio, conferendo alla squadra una maggiore stabilità soprattutto grazie al passaggio alla difesa a tre.

A Verona, in quella sera di fine settembre, con l’infortunio di Wes, fu Cassano a prendere in mano la squadra trascinandola con la sua classe e la sua fantasia. I gol e gli assist di FantAntonio, hanno permesso a Zanetti e compagni di inanellare una striscia positiva importante restando in scia della Juventus fino a novembre.

In mancanza di un centrocampista di qualità, l’Inter si è affidata da quel momento alle invenzioni del suo 99. Senza di lui i nerazzurri hanno sempre fatto fatica a costruire azioni pericolose.

Così la società, iniziato il braccio di ferro con Sneijder, ha cercato già prima dell’inizio del mercato di riparazione un degno sostituto dell’olandese. Nome trovato nel giovane e promettente Mateo Kovacic, che, appena sbarcato alla Pinetina, non ha avuto dubbi: voleva la 10 ed è stato accontentato.

Il talento del giovane croato è decantato da tutti, presidente Moratti in primis. Nessuno nella dirigenza ha pensato che la richiesta del giocatore di indossare una maglia così importante fosse irrispettosa o avventata. Da Kovacic ci si aspettano grandi cose.

Contro il Chievo il campioncino ex Dinamo Zagabria potrebbe esordire dal primo minuto a San Siro, per sostituire lo squalificato Guarin. All’Inter un 10, nonostante gli sforzi di Cassano per non farlo vedere, mancava terribilmente. L’acquisto di Kovacic potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata se si lascerà al ragazzo il tempo di ambientarsi nel calcio italiano e crescere senza pressioni. Ora sta a lui dimostrare di esserne all’altezza.

Da un 10 all’altro, un girone dopo. Mateo Kovacic è pronto a raccogliere l’eredità di Wesley Sneijder.

This post was last modified on 9 Febbraio 2013 - 18:15

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redazione