L’importanza di Walter Samuel per la difesa dell’Inter si è avvertita esattamente nel momento in cui l’argentino, complice un infortunio, è stato costretto ad assistere a diverse partite dalla tribuna; senza The Wall, la difesa ha vacillato in più di una circostanza, al punto da convincere Strama al ritorno a una linea composta da 4 uomini.
In un’intervista rilasciata a ESPN, il numero 25 nerazzurro parla del suo recente passato con la maglia dell’Inter, culminato con la notte di Madrid, della voglia di tornare a essere importante per Stramaccioni e del legame molto forte che c’è con un altro argentino, Javier Zanetti.
In merito al fantastico 2010, anno del tris Coppa Italia-campionato-Champions League, l’ex difensore della Roma ricorda con gioia quella strepitosa cavalcata, ma è convinto che ormai appartenga al passato: “Non dobbiamo più pensare al Triplete, è successo nel 2010 e ormai sono passati quasi 3 anni. E’ giusto guardare avanti, tanti ragazzi sono nuovi e con una gran voglia di vincere. L’obiettivo è tornare a quei livelli.”
Giocatore di poche parole, ma di tanti fatti; con il suo sguardo di ghiaccio, Samuel è, fin dal suo arrivo, uno dei beniamini del tifo interista. Ora che è ai box scalpita per poter tornare a rendersi utile sul rettangolo di gioco: “E’ davvero brutto rimanere fuori, ma la mia voglia di tornare è tanta: mi alleno intensamente proprio per tornare, ho voglia di giocare a calcio. Questi sono periodi difficili, è molto importante la testa; quando sei infortunato, fai tanta palestra e dopo un po’ ti manca l’allenamento con il gruppo e lo stare nello spogliatoio”.
Il rapporto che lega Samuel a Javier Zanetti, capitano dell’Inter e compagno di mille avventure sia in nerazzurro che con la Nazionale argentina, è molto solido, al punto che Pupi ha definito Walter come “un vero amico che il mondo del calcio mi ha regalato”; parole che non posso che far piacere, soprattutto se dette da un vero e proprio mito vivente per il popolo interista: “Javier è un tempo di professionalità, è amato da tutti. Ha vissuto i momenti più difficili dell’Inter, quando i successi e i trofei non arrivavano, ma non ha mollato e adesso gioca ancora: è veramente un grande”.
Il muro di Firmat è pronto a tornare a guidare la difesa nerazzurra, con la voglia di trasmettere la sua esperienza ai giovani talenti dell’Inter e di ritornare ai livelli della fantastica notte di Madrid.