“Branca e Ausilio tengono monitorata la situazione dei giocatori tesserabili, ma fino ad ora non mi hanno riferito di nessun prospetto tecnico interessante. In Romania, così come contro la Fiorentina, dovrò convocare qualche Primavera“. Con queste parole mister Stramaccioni, nella conferenza stampa pre Fiorentina-Inter, ha commentato l’emergenza che ha colpito l’attacco nerazzurro.
L’infortunio di Milito ha lasciato un vuoto colmabile solo dal punto di vista numerico ed è per questo che gli uomini del mercato nerazzurro si stanno guardando intorno per valutare la possibilità di inserire un altro attaccante in rosa.
Il primo nome uscito dalla lista degli svincolati è quello di Milan Baros, attaccante 31enne diventato campione d’Europa con il Liverpool nel 2005 a scapito del Milan, battuto nella rocambolesca finale di Istanbul. La punta ceca, però, ha rescisso il suo contratto con il Galatasaray dopo il 31 gennaio e, per regolamento, non potrà trasferirsi in campionati dove il mercato è già stato chiuso.
Dopo di lui, tanti altri nomi, ma nessuno capace di convincere la società di corso Vittorio Emanuele: da Mido e Carew, passando per Mpenza e Corradi, fino ad arrivare ad Angelos Charisteas, eroe della Grecia campione d’Europa nel 2004. Negli ultimi giorni è spuntata anche la (auto)candidatura di Ruud Van Nistelrooy, ma difficilmente la società deciderà di dare una seguito alla proposta dell’ex campione olandese, in quanto, dopo aver rescisso con il Malaga l’estate scorsa, ha dato l’addio al calcio giocato ed è rimasto lontano dai campi per ben otto mesi.
Salvo sorprese, quindi, l’Inter resterà così fino al termine della stagione, magari provando a lanciare qualche giovane di prospettiva con la speranza di riuscire a trarre interessanti spunti in chiave futura. Dopo la chiamata per Matteo Colombi, aggregato alla prima squadra per la trasferta di Firenze, giovedì contro il Cluj potrebbe toccare a Luca Garritano: il 19enne calabrese non ha doti da centravanti, ma potrebbe tornare utile come esterno offensivo nel tridente.