Immaginate sei vetture, distanziate l’una dall’altra da pochi centesimi di secondo, che lottano con le unghie e con i denti per aggiudicarsi il terzo posto in un Gran Premio; ora, fate finta che al posto delle Ferrari, delle Lotus, delle McLaren e delle Red Bull ci siano squadre di calcio, che la distanza si misuri in punti e non in centesimi di secondo e che non si stia parlando di Gran Premio ma di Serie A, per la precisione della lotta al piazzamento Champions che, quest’anno come mai in passato, è incerto e alla portata di tantissime squadre.
Il weekend appena trascorso ha visto l’allungo della Lazio, abile a liquidare un Pescara con un piede in B e a ritornare solitaria al terzo posto; i più diretti inseguitori degli uomini di Petkovic hanno mollato il piede dall’acceleratore, visto che Milan e Inter hanno impattato sull’1-1 nel derby e la Fiorentina è stata sconfitta in rimonta a Bologna, dando così la possibilità a Catania e Roma, corsare rispettivamente a Parma e Bergamo, di rientrare a tutti gli effetti in questa bagarre.
Difficile dire chi sia la favorita perchè ogni squadra ha un qualcosa che manca alle altre: il Milan ha un attacco importante, ma in difesa non sembra irresistibile, la Lazio è compatta, ma il povero Floccari non è eterno e l’assenza di Klose potrebbe pesare, la Fiorentina alterna momenti di calcio champagne ad altri in cui butta via punti in maniera sciagurata, mentre il rischio per Roma e Catania è di accusare le fatiche della rimonta proprio quando si è in scia delle avversarie.
In questo scenario di lotta punto a punto vi è, ovviamente, anche l’Inter, nonostante tifosi e media in questo periodo non siano certo teneri con Stramaccioni e la sua squadra; a onor del vero, gli uomini di Strama non ha fatto molto per meritarsi elogi e complimenti, vincendo solamente con Pescara e Chievo, pareggiando a Roma, con il Torino e nel derby e venendo malamente sconfitti a Siena e Firenze. Ad addolcire la pillola amara ingoiata negli ultimi due mesi dai tifosi nerazzurri vi è la doppia vittoria in Europa League con il Cluj che ha permesso a Zanetti e compagni di accedere agli ottavi.
Le prossime tre partite di campionato, che conducono alla supersfida con la Juventus di fine marzo, potranno essere un indicatore molto importante, se non decisivo, per misurare le ambizioni nerazzurre e per evitare di scivolare nelle retrovie del “gruppone”: la delicata trasferta a Catania anticipa un turno casalingo apparentemente privo di insidie con il Bologna, squadra che però è sempre da prendere con le molle, prima della trasferta a Genova, sponda Sampdoria.
Il match con il Bologna, oltre al valore dell’avversario, non certo di prima fascia, ma che può contare in rosa gente come Gilardino, Gabbiadini e Diamanti, è insidioso perchè capita nel mezzo della doppia sfida europea al Tottenham di Villas-Boas; sebbene, a causa degli infortuni, l’Europa League non sia più così al centro degli obiettivi stagionali, l’Inter non può permettersi di rimediare una figuraccia a livello internazionale contro un avversario “da Champions”.
A dodici gare dal termine, ogni minimo passo falso può compromettere in maniera significativa la rincorsa al piazzamento nell’Europa che conta; allora, piede sull’acceleratore e zero errori, perchè, in questo “Gran Premio” per la Champions, chi si ferma è davvero perduto.