La magia partì da una costola di 44 dirigenti dissidenti del preesistente Milan Football and Cricket Club, che aveva imposto il divieto di far arruolare altri calciatori stranieri a quelli già presenti nella rosa. Gli stranieri erano per gran parte l’ossatura delle nuove società di calcio che stavano sorgendo e il fatto di non arruolarli parve essere irriconoscente verso di loro.
Il pittore e socio-fondatore Giorgio Muggiani scelse i colori che avrebbero rappresentato l’emblema della società: il nero e l’azzurro. Quest’ultimo colore fu scelto perché all’epoca si usavano le matite a due colori, rosse da una parte e blu dall’altra, quindi simbolicamente il blu era opposto al rosso.
Da quella notte, sono passati 105 anni, più di un secolo a tinte nerazzurre. 105 anni di emozioni e gioie, di eleganza e onestà, di pazzia e amore. Anni contraddistinti anche da dolori e sofferenze, delusioni e illusioni.
Sono stati anche 105 anni di trofei ed esaltazioni, di scudetti e Coppe dei Campioni, Champions League e Coppe Uefa, Coppe Italia e Supercoppe Italiane, Coppe Intercontinentali e Mondiali per Club. Un totale di 30 vittorie in competizioni nazionali gestite dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A, cui vanno sommati 9 titoli vinti in tornei internazionali.
105 anni di Serie A, perché l’F.C. Internazionale, è l’unico club ad aver partecipato a tutti i campionati della massima divisione a girone unico dalla sua fondazione.
105 anni di grandi presidenti e dirigenti, storici allenatori e immensi campioni. 105 anni di Moratti e Allodi, Herrera e Trapattoni, Mancini e Mourinho. 105 anni di Meazza e Mazzola, Suarez e Corso, Matthäus e Bergomi, Zanetti e Ronaldo, Ibrahimovic e Milito.
105 anni caratterizzati da due figure che resteranno nella storia, perché più di tutti hanno rappresentato l’interismo e difeso in ogni sede i colori nerazzurri: Peppino Prisco e Giacinto Facchetti che, anche dopo la loro scomparsa, sono rimasti icone della Beneamata.
Un’emozione vissuta anche al di fuori dell’ambito calcistico, perché Inter vuol dire molto altro. Basti pensare a quanto il club nerazzurro sia stato fonte di ispirazioni per molti artisti: Adriano Celentano nella canzone Eravamo in 100.000, Enzo Jannacci nel brano Quelli che…, e Luciano Ligabue nel singolo Hai un momento, Dio?. Anche Roberto Vecchioni ha rivelato come la celebre canzone Luci a San Siro, fosse stata ispirata dalle gesta dell’Inter degli anni ’60.
Legarsi all’Inter vuol dire essere pronti a “vivere una vita emozionante, costantemente emozionante. È come uno che fa un viaggio d’avventura, non è un viaggio comodo, è un viaggio che può essere scomodo ma che ti dà tante di quelle emozioni che ti rimane in mente. Questa è l’Inter”. Parola di Massimo Moratti.
Tanti auguri a tutti noi e alla nostra fantastica quanto pazza F.C. Internazionale.
This post was last modified on 10 Marzo 2013 - 12:42 12:42