Da Inter-Siena a Inter-Bologna: anatomia di una crisi ritrovata

Stramaccioni Tottenham-InterPoco da salvare dell’Inter scesa in campo domenica sera contro il Bologna. Una squadra spenta, senza motivazioni, impotente di fronte all’avversario. Stramaccioni ci mette la faccia, come sempre, ma non può mascherare il fatto che al momento i nerazzurri siano una squadra in netta difficoltà, con una media punti da zona retrocessione e una rosa non degna dei palcoscenici europei più importanti.

Con la sconfitta interna contro il Bologna, l’Inter è sempre più vicina a toccare il fondo. L’ultima disfatta tra le mura amiche risaliva allo scorso settembre, a quel famoso 0-2 con il Siena; fu anche l’ultima volta che Zanetti e compagni non riuscirono a trovare la via del gol a San Siro. A quella inaspettata débâcle seguirono dieci vittorie consecutive, che portarono i nerazzurri a sfiorare addirittura la vetta del campionato dopo la vittoria allo Juventus Stadium.

Da quella partita in poi, l’Inter ha giocato un altro campionato. Una serie incredibile di passi falsi, anche contro squadre di medio-bassa classifica, che ha piano piano minato le certezze del gruppo, facendone sprofondare aspettative e ambizioni. Un periodo caratterizzato da pochi alti e troppi bassi, culminato con la sconfitta di domenica sera.

Tanti infortuni, una tenuta fisica condizionata dalla preparazione anticipata per l’Europa League e la conseguente perdita di convinzione nei propri mezzi. Senza dimenticare il rendimento deludente dei singoli e alcune scelte della società in sede di mercato che hanno complicato la vita a Stramaccioni, quasi sempre costretto a cambiare formazione e a fare scelte forzate. E così, l’anno che doveva essere il principio di un nuovo ciclo si è trasformato in un calvario senza fine.

Con il terzo posto che è quasi utopia, i nerazzurri dovranno ora affrontare i restanti impegni cercando quanto meno di salvare la faccia e di costruirsi qualche certezza in più da cui ripartire nella prossima stagione.

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