Sia chiaro, nulla è definitivamente compromesso, ma al di là dello 0-3 di Londra in ambito europeo e del -4 dal terzo posto a dieci giornate dal termine, la preoccupazione riguarda sia le difficoltà tecniche della squadra, spesso incapace di imbastire un accenno di trama offensiva che non sia basata sul tanto cuore e sulla troppa confusione, sia quelle di organico: da ormai un mese, Strama deve convivere con una rosa ridotta ai minimi termini per via di infortuni e scelte di mercato per lo meno discutibili.
Per rialzare la china dopo le recenti delusioni targate Tottenham e Bologna, in vista della trasferta nella Genova blucerchiata il tecnico romano spera di recuperare qualche “individualità” che, specie nella prima parte di stagione, aveva contribuito al periodo positivo dei nerazzurri, culminato con le vittorie nel derby e allo Juventus Stadium.
La lista degli infortunati è lunghissima e alcuni sono in dubbio per il match di domenica. Per Stankovic non si tratta di stiramento, per cui dovrebbe esserci a Genova, ma Stramaccioni potrebbe dover rinunciare a Yuto Nagatomo: il giapponese, costretto ad alzare bandiera bianca nella ripresa della sfida con il Milan, dopo aver convissuto con un problema fisico per diverse partite, in settimana si sottoporrà ad accertamenti medici. Difficile vederlo all’opera con la Sampdoria, più probabile con la Juventus.
Stesso discorso vale per Silvestre: il centrale argentino dovrebbe recuperare in tempo per il big match di San Siro contro i bianconeri di Conte, ma si proverà fino all’ultimo a renderlo disponibile già a partire da questa domenica. Vista l’emergenza difensiva dovuta anche alla squalifica di Juan Jesus, Samuel potrebbe essere rientrare nell’elenco dei convocati; The Wall, ai box da molte settimane, proverà ad accelerare i tempi di recupero e andare almeno in panchina.
E’ tutt’altro che remota la possibilità di rivedere nella trasferta di domenica anche Ricky Alvarez: l’argentino, pur con i suoi (pochi) alti e (tanti) bassi che fanno infuriare la Milano nerazzurra, è al momento l’unico in grado di interpretare il ruolo di esterno offensivo del 4-2-3-1 senza sembrare un pesce fuor d’acqua, anche se a volte il suo atteggiamento soft fa pensare all’opposto.
Stramaccioni, insieme allo staff medico, valuterà molto attentamente i pro e i contro del forzare i tempi di recupero di questi tre giocatori, visto che, con la rosa così limitata, errori di valutazione non possono essere commessi.
Saranno due mesi incandescenti, con la consapevolezza che ci sono colpe da dividere tra tutti e con la speranza di poter raggiungere un obiettivo che, a oggi, sembra una chimera; per farlo, l’Inter ha bisogno di recuperare alcuni giocatori per poter risorgere come collettivo e non essere annientati individualmente.
This post was last modified on 13 Marzo 2013 - 02:16