Contro gli Spurs, partita egregia di Kovacic: “L’abbiamo voluto, è il perno del nostro progetto. Oggi ha giocato da playmaker in maniera molto proficua e finché è stato in campo ha fatto una grande partita“.
Poi, si prosegue ad analizzare il doppio confronto contro i londinesi: “All’andata avevamo sofferto tanto Dembélé e Parker, oggi abbiamo deciso di lasciare più spazio ai terzini che però erano preoccupati e non hanno sfruttato i metri. Anche da un punto di vista del gioco penso sia la migliore prestazione dell’anno. La squadra si è scrollata di dosso la paura, avendo sempre l’iniziativa. Peccato per il risultato perché abbiamo preso gol su una disattenzione, avendo poi tantissime occasioni da rete”.
Un match del genere, può avere dei risvolti per il finale di stagione: “120 minuti di un’intensità incredibile, con qualche giocatore che ha finito non in perfette condizioni. Ma ho visto una squadra vera e un grande passo avanti. Ora la gara con la Samp, poi sosta e la Juve: c’è un mini-torneo da giocare e l’Inter ha dato una risposta sul fatto di essere unita. In questi momenti rischieresti di spaccarti, con tutte le critiche, e invece la risposta sul campo parla da sé. Veniamo da un ciclo in cui ho dovuto gestire sempre Cassano e Palacio: ora lavorando su certezze che abbiamo possiamo ancora progredire, anche sul piano del gioco”.
This post was last modified on 15 Marzo 2013 - 15:25