Più volte, un po’ per scaramanzia, un po’ per reale convinzione, si ripete che con l’avvento della primavera si potranno tirare le prime somme della stagione, analizzare cos’è funzionato e cosa invece è andato storto e le ultime gare del campionato saranno il crocevia decisivo per le sorti di ogni squadra.
In un’annata iniziata bene, oltre che prestissimo (chissà quanti interisti hanno visto Inter-Hajduk Spalato al mare), ma proseguita con più ombre che luci, Zanetti e compagni si presentano al rush finale ancora in corsa per la vittoria della Coppa Italia e per il raggiungimento del terzo posto, l’ultimo utile per l’ingresso alla Champions League della prossima stagione.
Aprile, con il suo sole e la voglia di vacanze sempre crescente, sarà il mese della verità per Stramaccioni, in cerca di un positivo finale di stagione per la riconferma sulla panchina nerazzurra e per i suoi uomini, chiamati a raggiungere gli obiettivi minimi per non dover subire un’estate di processi e rivoluzioni.
Il mese del “dolce dormire” si apre con il recupero della sfida in casa di una Samp ormai salva, ma che rimane avversario sempre insidioso; il baby prodigio Icardi, promesso sposo dei nerazzurri per la stagione che verrà, avrà voglia di dimostrare tutto il suo valore, senza dimenticare gli ex con il dente avvelenato Poli e Palombo.
Successivamente l’Inter sarà attesa da tre gare sulla carta abbordabili, ossia i match casalinghi con Atalanta e Parma e la trasferta in Sardegna contro il Cagliari (si giocherà a Is Arenas a porte chiuse?): queste squadre hanno disputato un campionato senza infamia nè lode e non dovrebbero rappresentare ostacoli così insormontabili per i nerazzurri, anche se il proverbiale “pesce d’aprile” è sempre dietro l’angolo.
La trasferta di Palermo chiude l’aprile interista: reduci da una stagione fallimentare, costellata da insuccessi, fischi e continui cambi di allenatore (Sannino, Gasperini, Malesani, ancora Gasperini e di nuovo Sannino), i siciliani potrebbero vendere cara la pelle per rendere meno amaro il congedo dalla massima serie del calcio italiano, creado non pochi grattacapi a Strama e alla sua truppa.
In questo mese “caldo” non si può dimenticare il ritorno della semifinale di Coppa Italia, che vedrà l’Inter di scena a San Siro contro la Roma: l’impresa di ribaltare la sconfitta per 2-1 dell’Olimpico è tutt’altro che impossibile, ma i giallorossi, con l’avvento di Andreazzoli alla guida tecnica, hanno cambiato decisamente marcia rispetto all’era Zeman e stanno ritrovando giocatori d’indiscutibile livello, uno su tutti De Rossi.
Nel quarto mese dell’anno i nerazzurri vanno alla caccia del terzo posto e di una finale nella coppa nazionale; ora più che mai è di vitale importanza non fallire, per poter centrare gli obiettivi e lavorare serenamente in estate. Cara Inter, ormai non c’è più tempo per dormire: svegliati, è primavera!