Oltre alle note liete che arrivano da giocatori come Handanovic, Ranocchia e Juan Jesus che si sono imposti ad altissimi livelli, anche Rodrigo Palacio fin qui ha fatto assolutamente il suo dovere.
L’attaccante argentino, arrivato la scorsa estate dal Genoa per 10.5 milioni di euro, dopo un inizio in cui riusciva ad andare a segno solo in Europa League, è esploso definitivamente nel corso dei mesi diventando un elemento imprescindibile della squadra.
Infatti, il primo gol europeo arrivò già il 23 agosto contro il Vaslui, mentre per la prima rete in campionato il popolo interista ha dovuto aspettare fino al 21 ottobre, quando il Trenza trafisse Andujar con un pregevole sinistro firmando il 2-0 sul Catania a San Siro.
Da quel momento in poi Palacio, non si è più fermato. I 19 gol in 36 presenze stagionali, confermano tutta l’importanza di un giocatore che, a trentun’anni, sta vivendo il picco massimo della sua carriera fin qui poco fortunata rispetto alle sue potenzialità.
2768 minuti giocati, conditi da marcature che pesano come macigni nell’economia della stagione nerazzurra. Soprattutto dopo il grave infortunio di Milito, l’ex attaccante di Boca Juniors e Genoa si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle.
Da sottolineare anche lo spirito di sacrificio dell’argentino: oltre a compiere un gran lavoro in fase di ripiego in ogni partita, il Trenza, durante il match del 18 dicembre, valevole per gli ottavi di finale di Tim Cup contro l’Hellas Verona, subentrò tra i pali all’infortunato Castellazzi a cambi esauriti nei 15 minuti finali riuscendo a concludere la gara senza subire reti (2-0 il finale) e compiendo una parata al 91′ in tuffo su un colpo di testa di Carrozza.
Palacio è diventato uomo squadra in uno spogliatoio ricco di figure carismatiche quali Cambiasso, Zanetti e Samuel. In corso Vittorio Emanuele sanno di aver trovato un attaccante di assoluto valore, dal quale probabilmente dipenderà anche il destino dell’Inter in questi ultimi due mesi.
Quando il Trenza segna ed è in giornata, difficilmente l’Inter esce con le ossa rotte dal campo: per questo la volata per il terzo posto e il passaggio del turno in Tim Cup passano soprattutto dai suoi piedi.
This post was last modified on 25 Marzo 2013 - 18:55