Reduce dalle sue prime due gare con la maglia della nazionale maggiore croata, entrambe vittoriose a discapito di Serbia e Galles, Mateo Kovacic si appresta a disputare il suo primo derby d’Italia: “Sono appena arrivato alla Pinetina dopo gli impegni con la nazionale e sono un po’ stanco, ma anche carico. Per me le gare sono tutte uguali perché valgono tutte 3 punti. La Juve è una grande squadra, ma una partita è sempre una partita. Voglio la vittoria“. Ha così esordito ai microfoni del Corriere dello Sport.
A proposito della rivalità tra le due tifoserie: “Di certi rapporti non so quasi niente, mentre tutti conoscono la Juve, è un grande club con grandi giocatori, ad esempio Pirlo, Vucinic, Marchisio e Buffon, a cui sarebbe un sogno riuscire a segnare. Per ora si è dimostrata una bella squadra, la più forte d’Italia. Ha buon allenatore, ha fatto bene in campionato e anche in Champions League ha avuto un ottimo cammino. Noi, però, possiamo batterla“.
A chi gli chiede se c’è troppa pressione su di lui, vista anche la cifra spesa da Moratti per portarlo a Milano, l’ex Dinamo Zagabria risponde così: “No, nessuna pressione. Sono felice e spero di restare qui a lungo. All’Inter è tutto fantastico. Arrivare qui mi ha aperto tante porte, forse non sarei arrivato così presto in nazionale. Voglio giocare meglio, ho fatto vedere qualcosa, ma devo ancora dimostrare il resto, qui in Italia il calcio è più veloce, devi mantenere la concentrazione“.
In chiusura un pronostico sulla possibilità di raggiungere il terzo posto: “È un momento in cui non stiamo andando bene. Servirà il 120%, ma se giocassimo tutti al massimo, come contro il Tottenham, potremmo anche farcela“.