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Strama: “Giocheremo a viso aperto, servirà la partita perfetta. Mou? Sbagliato illudere i tifosi”

Domani, alle ore 15, l’Inter ospiterà la Juventus allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 30^giornata di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

A un anno dal tuo arrivo sulla panchina nerazzurra, deciso proprio da una sconfitta contro i bianconeri, si ricomincia con Inter-Juve…

“Speriamo almeno che cambi il risultato rispetto a quella volta (sorride, ndr). E’ sicuramente una partita molto sentita. Se vivi l’Inter non puoi definirla una gara come le altre. Se poi aggiungiamo il fatto che ospiteremo la capolista, è inevitabile pensare che gli stimoli e le motivazioni siano al massimo. Siamo in un momento in cui abbiamo voglia di dimostrare tanto, quindi è la partita giusta per mettere in campo tutto quello che abbiamo e fare una grande prestazione. Poi ovviamente è una gara aperta ad ogni risultato, ma ce la giocheremo a viso aperto come è stato all’andata”.

Conte ha detto che, essendo un professionista, non avrebbe problemi ad allenare l’Inter. Tu faresti lo stesso con la Juve?

“Lui è professionista da più tempo di me e probabilmente sa come vanno le dinamiche in questo mondo. Adesso però, pur riconoscendo che la Juve è un grandissimo club, mi viene difficile immaginarmi sulla panchina bianconera, anche solo per la mia giovane carriera. Poi, se proprio un giorno dovessi lasciare l’Inter, preferirei magari un’altra panchina (sorride, ndr)“.

Come hai reagito al ritardo di Guarin? Ti sei arrabbiato?

“Diciamo che c’è una nuvoletta nera che ci perseguita. Quando ho saputo che Isla era arrivato subito, mentre Gargano e Pereira – per motivi non dipendenti da loro – non erano riusciti a partire, ho pensato un po’ alla sfortuna. Purtroppo i club che hanno tanti sudamericani sono penalizzati. Non è una situazione piacevole, perchè certi giocatori li ho visti solo stamattina, mentre Guarin si sta allenando ora, ma sono cose che succedono”.

Un girone fa si parlò di spensieratezza e l’Inter vinse 3-1. Adesso come ti avvicini a questa partita?

“Ho parlato con Marotta, c’era stato un malinteso. Ci siamo chiariti in seguito e adesso è un capitolo assolutamente chiuso”.

Quanto sono state importanti le parole di fiducia di Moratti?

“Sono determinanti, perchè appena il Presidente sbaglia un aggettivo io vengo travolto da centinaia di nomi di possibili successori (sorride, ndr). Il mio compito è cercare di ripagare la fiducia sul campo, poi se dovessi andare via ora o tra tre anni ringrazierei comunque Massimo Moratti per l’occasione che mi è stata data”.

Come sta Samuel? E’ recuperato al 100% o dovrete gestire il suo rientro con cautela?

“Non vi nego che è il dubbio della vigilia. Mi riservo di decidere tra stasera e domani mattina. Con lui ho la possibilità di sfruttare anche la sua esperienza, perchè se mi dà un feedback positivo so di poter contare su di lui al 100%”.

Qual è il rammarico alla luce della partita dell’andata in cui il divario tra le due squadre era sembrato meno netto?

“Il rammarico è non essere riusciti a dare continuità a quello che avevamo fatto vedere fino a quella gara. A prescindere da giudizi e critiche, nessun allenatore cambia una cosa che funziona: eravamo a un punto dalla prima in classifica, ma già dalla partita di Bergamo siamo stati costretti a cambiare. La squadra stava facendo benissimo e i motivi che ci hanno portato a commettere errori li abbiamo analizzati e continuiamo ad analizzarli approfonditamente per cercare di non sbagliare più”.

Come si può ridurre il gap dalla Juve, sapendo che giocatori come Samuel e Milito non sono eterni?

“La Juventus aveva una situazione analoga fino a qualche anno fa. Ha dovuto ricostruire e adesso i frutti del loro lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Non ci sono riusciti in una stagione, ma hanno programmato un certo tipo di lavoro e adesso stanno facendo bene. Non è facile sostituire certi giocatori, ma l’Inter deve andare avanti. Un altro Milito e un altro Samuel potrebbero anche non esistere e il nostro obiettivo sul mercato è cercare di prendere il meglio per tornare grandi”.

Ti ha dato fastidio che in settimana si sia parlato così tanto di Mourinho?

“No, è normale che Josè rappresenti un esempio e un punto di arrivo per qualsiasi allenatore giovane. Non c’è nessuna competizione tra me e lui, non potrebbe esserci sia per quello che ha vinto sia per quanto è amato in questo club. So qual è la verità su questa storia perchè ne ho parlato con il Presidente, quindi quando sento il nome di Mourinho sto tranquillo. Mi dispiace che queste cose vengano utilizzate quando la squadra è in difficoltà per illudere i tifosi. Viene creata una falsa aspettativa, che poi rischia di lasciare l’amaro in bocca e da interista non può che dispiacermi”.

Come sta Palacio dopo la partita giocata in Bolivia?

“L’ho visto oggi un po’ frullato (sorride, ndr). Le condizioni ambientali di La Paz non erano ideali per giocare. E’ stanco ovviamente, ma è Palacio e sono sicuro che domani giocherà alla grande”.

Il risultato di domani potrebbe fare da traino rispetto alle altre due partite che vi aspettano in settimana?

“Sì, ma da allenatore sarò molto più attento alla prestazione della squadra, perchè la Juve ha messo sotto quasi tutti i suoi avversari e sarà fondamentale giocarsela a viso aperto. Importantissimo quindi il risultato, ma ancora più importante sarà la prestazione”.

La vittoria con il Tottenham accresce la fiducia del gruppo in ottica terzo posto?

“Domani dobbiamo dimostrare di poter competere con la prima della classe. Sarà una partita impegnativa e servirà una interpretazione perfetta soprattutto in fase di non possesso. Crediamo con tutte le nostre forze nel terzo posto, ma dobbiamo ragionare partita per partita. Adesso la nostra attenzione è tutta sulla Juve, anche perchè stiamo vivendo una vigilia non proprio lineare”.

Dopo la vittoria dello Juventus Stadium l’Inter ha avuto una parabola discendente. Ti auguri che domani possa essere invece la gara giusta per cominciare la risalita?

“Lo spero. Mi auguro che la squadra possa fare bene. E’ una partita in cui non dobbiamo sbagliare niente. Rispetto all’andata sono cambiate diverse cose, ci saranno giocatori diversi, ma dobbiamo rimettere in campo la stessa mentalità. Poi sarà il campo a parlare”.

All’andata hai sorpreso tutti con il tridente. Hai in mente qualcosa di sorprendente anche questa volta oppure l’emergenza ti costringerà a fare scelte obbligate?

“Sono due situazioni diverse perchè a novembre avevo a disposizione quasi tutti i giocatori e oggi la mossa inaspettata potrebbe arrivare solo se dovessi rinunciare a qualche elemento. Ma spero di non essere costretto a cambiare la struttura base su cui stiamo lavorando”.

Quello che è successo con Guarin avrà conseguenze disciplinari?

“E’ una cosa che riguarda la società. Vanno prima capite le cause e da quello che so io è stata solo una di quelle cose che possono succedere. Ovviamente è una situazione che pesa tanto perchè siamo alla vigilia di un match importante. Se la società riscontrerà una negligenza del giocatore verrano presi dei provvedimenti, ma per ora non mi risulta niente di tutto questo. Le mie scelte in ottica formazione saranno influenzate solo dalle sue condizioni fisiche”.

Come mai non ci sono ancora i convocati?

“Quando è cominciata la conferenza stampa, Guarin doveva ancora sostenere l’allenamento. Poi dobbiamo verificare le condizioni di Stankovic, che ha subito un piccolo infortunio proprio nella seduta di oggi. Prima di escluderlo e di valutare le condizioni di Fredy, mi sono riservato di ritardare le convocazioni”.

Conte ha detto che un pareggio non servirebbe a nessuno. Sei d’accordo?

“Difficile valutare se un pareggio sarà soddisfacente o no prima di giocare la partita. Noi andremo in campo per vincere…”.

Contenti della designazione di Rizzoli?

“E’ un arbitro top, per una partita top. Sicuramente dalla gara dell’andata a oggi non siamo stati molto fortunati nelle decisioni prese in area di rigore, visto che non abbiamo avuto più penalty a favore. Ma è semplicemente un dato statistico. Rizzoli ci ha già arbitrato quest’anno e penso sia l’arbitro giusto”.

E’ passato tanto tempo dalla magia che si era creata dopo il 4-1 sul Tottenham. Avresti preferito giocare una gara così importante subito dopo?

“E’ un tema che abbiamo analizzato spesso anche con i giocatori. In una partita singola siamo stati capaci di battere chiunque, così come abbiamo fatto passi falsi che non ci hanno permesso di avere continuità. Sono convinto che domani l’Inter farà la sua prestazione. Ovviamente di fronte avremo una grande squadra e leggevo che molti addetti ai lavori ci danno poche speranze. Questo pronostico, però, ci dà ancora più forza”.

Come sta Nagatomo? E’ in grado di giocare dal primo minuto?

“No. Ha disputato l’ultima gara a fine febbraio ed è rientrato solo ieri in gruppo. In più di un mese quindi ha fatto solo un allenamento e mezzo con la squadra. Valuterò se portarlo o no in panchina, ma non è in grado di giocare”.

Quanto hai lavorato sull’approccio della squadra? Domani ci sarà un’attenzione particolare su questo aspetto?

“Assolutamente sì, perchè la Juve ha nella vigoria dell’approccio alla gara uno dei suoi punti di forza. A livello di ritmo e intensità hanno fatto dei grandissimi primi tempi. Dovremo cercare di aggredire, impedendo loro di giocare sui ritmi che vogliono. Stiamo lavorando tanto su questo aspetto perchè a volte ci è costato l’intera posta in palio”.

Dopo Inter-Tottenham e le due partite con la Croazia, ti senti di avere un Kovacic più pronto?

“Mateo è un giocatore che abbiamo fortemente voluto e su cui l’Inter costruirà il centrocampo del futuro. Cerco sempre di gestirlo, ma con la qualità delle sue prestazioni si sta dimostrando pronto per giocare da titolare con continuità. La sua crescita va accompagnata, ma bisogna avere il coraggio di dargli fiducia anche in gare così importanti”.

Domani potrebbe essere la partita del rilancio definitivo per Cassano?

“Antonio sta benissimo e se non fosse uscito niente dello scambio di opinioni che abbiamo avuto, non saremmo qui a parlare di rilancio. Sono sicuro che domani trascinerà l’Inter a una grande prestazione”.

Come si batte la Juventus?

“Sbagliando pochissimo. Sono partite in cui ogni errore rischia di essere pagato a caro prezzo. Dovremo fare una prestazione quasi perfetta”.

In caso di emergenza, ci sarà la possibilità di vedere più spesso Ranocchia nella posizione di centravanti?

“Sì, anche se la nostra impostazione di gioco è palla a terra. In caso di assedio, però, Andrea può tornarci utile per scardinare la difese avversarie”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

 

This post was last modified on 30 Marzo 2013 - 13:53

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redazione