Possibile l’ingresso di Stefano Capozucca nei panni di direttore sportivo. Branca e Ausilio…

CapozuccaInizia a delinearsi sempre di più quella che sarà l’Inter del futuro, non solo per quanto riguarda l’acquisto di giovani promesse: la sensazione, infatti, è che già a partire dal prossimo giugno potrà cambiare qualcosa anche negli assetti dirigenziali. Il presidente Massimo Moratti non è completamente soddisfatto del lavoro di Marco Branca e Piero Ausilio, ed è appunto per questo che uno dei due potrebbe far posto a una nuova figura dirigenziale.

Fino a poco tempo fa si parlava dell’arrivo in nerazzurro dell’attuale direttore sportivo del Napoli, Riccardo Bigon, ma i piani della società partenopea non sono ancora ben chiari e solo a fine campionato il presidente De Laurentiis deciderà chi non farà più parte del suo progetto, allenatore compreso.

Oltre al già sponsorizzato Leonardo, attualmente al Paris Saint-Germain, nei mesi scorsi si è parlato anche del direttore sportivo del Chievo Verona, Giovanni Sartori. Giusto nella giornata di ieri, però, il Corriere dello Sport ha lanciato l’ipotesi di Stefano Capozucca come possibile nuovo direttore sportivo dell’Inter, con Marco Branca che resterebbe a capo dell’area tecnica, mentre Piero Ausilio avrebbe un ruolo più di raccordo tra società, allenatore e squadra, un po’ come Lele Oriali ai tempi di Mourinho.

L’ex dirigente del Genoa, ancora vincolato ai rossoblu da un contratto in scadenza a giugno, ha confermato i colloqui con Branca, ma ci tiene a precisare che non c’è ancora nulla di concreto: “Fa senza dubbio piacere perché l’Inter è una delle società più blasonate al mondo. E’ vero che mi vedo spesso con Branca, che è un amico e un grande dirigente, ma fare certi discorsi adesso prematuro. Posso affermare che, per ora, non c’è niente di concreto”.

Prosegue poi: “Le critiche a Branca?  E’ inevitabile quando i risultato non arrivano. Non bisogna però dimenticarsi che tanti successi sono nati delle operazioni che Branca e Ausilio hanno concluso negli scorsi anni. Una squadra non si costruisce in 2 mesi, ma ci vogliono 2-3 anni. Mi sembra che l’Inter abbia già ingaggiato giovani interessanti ponendo le basi per un ottimo futuro”.

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