Viene quindi da chiedersi quale sia il vero Cagliari, se quello scarico e imborghesito di inizio stagione o quello rabbioso ed esaltante degli ultimi tre mesi.
La verità, come spesso succede, sta nel mezzo. Le voci di mercato estive hanno destabilizzato l’avvio del campionato rossoblù e in particolare l’asse portante della squadra sarda: Astori, Nainggolan e Pinilla più volte sul punto di partire sono rimasti in Sardegna e hanno reso sotto i loro standard nel primo segmento di stagione.
Il rischio retrocessione non ha spinto Cellino a rivoluzionare la squadra nel mercato di gennaio. A differenza di Zamparini e Preziosi il presidente “rockettaro” ha preferito puntare sulla voglia di riscatto del gruppo storico, che negli ultimi anni ha sempre consentito al Cagliari di raggiungere la salvezza con ampio anticipo.
Anche quest’anno sarà così; dodici punti di margine sulla zona rossa a sette giornate dalla fine rappresentano una discreta assicurazione e permettono al Cagliari di preparare la partita contro l’Inter con la massima tranquillità.
Una partita che non vedrà come protagonista l’enfant du pays Francesco Pisano; “Bombetta” ha chiuso anticipamente il suo campionato domenica scorsa a Catania, a causa della rottura del perone. Al suo posto, davanti ad Agazzi, giocherà Perico. Al centro la collaudata coppia Astori-Rossettini. Sull’out mancino ballottaggio Murru–Avelàr.
Il centrocampo, orfano dello squalificato Nainggolan, sarà guidato da capitan Conti; Ekdal e Dessena agiranno ai suoi lati; anche se non è esclusa l’ipotesi Cabrera al posto dell’ex doriano, al fine di aumentare il tasso tecnico della mediana.
Il trio d’attacco sarà composto da Sau, all’asciutto da fine febbraio e grande protagonista della gara di San Siro, Pinilla e Cossu, tornati ai loro livelli nelle ultime settimane.
This post was last modified on 12 Aprile 2013 - 16:02