Il Presidente parla chiaro: “Certamente ieri è stata una giornata in cui ci si aspettava potesse esserci una ripresa, un risultato positivo. Forse sarebbe bastato anche un pari per non continuare la serie di sconfitte. Così non è stato e bisogna darsi una carica. Qui ogni tre giorni o sette giorni giochi e non puoi abbandonarti. Devi riprenderti con tutta l’attenzione possibile e con i giocatori contati, secondo quanto mi pare di capire”.
Naturalmente Moratti capisce benissimo: Nagatomo e Gargano ieri sono entrati di diritto nella lista maledetta degli infortunati stagionali. Soprattutto per questo ormai si può dire che l‘operato di Strama non può essere giudicato in modo oggettivo. Il patron nerazzurro lo spiega così: “Stiamo facendo un campionato difficile e abbastanza drammatico da un punto di vista degli infortuni, non posso fare altro che sostenere Stramaccioni e sperare che si inventi qualcosa che è difficile da inventare ma che con un po’ di fortuna e fantasia si può tirare fuori”.
Inventarsi qualcosa, già mercoledì: a San Siro arriva la Roma per la semifinale di Coppa Italia. “Con la Roma è tutto relativo – dice Moratti – è una semifinale e non una finale ma ovviamente si può andare avanti. Ormai rimane l’ultima cosa perché al campionato c’è poco da pensarci. Stramaccioni farà quello che può, i giocatori di certo ce la mettono tutta”. C’è comunque ottimismo perché “alcune volte ci sono persino società dilettantistiche che arrivano in fondo nelle Coppe nazionali. Noi ce la giochiamo anche con le assenze”.
Impossibile non parlare di errori arbitrali visto quello che è successo ieri. Il Presidente ricorda: “Mourinho mi diceva ‘Come fai a rimanere qui? Non è possibile hai tutti contro, è troppo difficile. Me ne vado perché qui è troppo difficile‘. Gli dissi che il bello dell’Inter è proprio quello e lo sapeva. L’errore di ieri mi è sembrato fosse proprio un errore, Pinilla lo ha fatto sembrare tale ma non è stato bravo per un cavolo (sorride, ndr). L’Inter però deve avere un orgoglio superiore se ce la fa, perché è stato il primo gol; poi se non ce la fa è per i tanti infortuni, come nel caso di Gargano, che non permettono di giocarsela al massimo della competitività”.
Si parla anche di Alvarez, unica nota positiva delle ultime uscite: “Nel presente sta facendo bene, poi vedremo se si guadagna il futuro. Spero sia l’uomo decisivo contro la Roma”.
Gli viene chiesto anche se questo sia il momento più basso della sua gestione. Moratti risponde: “Momenti peggiori ce ne sono stati, dipende come li affronti. In questo caso non sai a cosa attaccarti, tra infortuni e allenatore. Ormai speri solo che chi gioca dia il massimo e abbia fortuna. Tante volte ho parlato con i giocatori. Loro sono persone serie e non superficiali, faranno quello che devono e conoscono il mio stato d’animo“.
This post was last modified on 16 Aprile 2013 - 14:33