Proprio a riguardo del nuovo impianto ha parlato il dg Marco Fassone, già fautore della costruzione dello Juventus Stadium: “Il nuovo stadio è un progetto cruciale per il futuro dell’Inter, stiamo cercando la giusta posizione. Abbiamo una rosa di tre possibili sedi a Milano e dintorni. In questi mesi stiamo esaminando gli aspetti finanziari e cercheremo di chiudere questa fase e tutta questa procedura entro il 2013. Purtroppo la legge in Italia non permette di arrivare dal progetto originale all’autorizzazione finale prima di un paio d’anni. Programma ragionevole: iniziare la costruzione tra il 2014 ed il 2015, con prospettiva di apertura nel 2018“.
Il presidente nerazzurro, dopo l’accordo siglato e poi saltato con i cinesi, pare stia trattando con diversi gruppi di tutto il mondo, a dimostrazione che il marchio dell’Inter ha ancora un certo fascino. Si parla di gruppi per la maggior parte orientali, ovvero provenienti dall’Uzbekistan, dal Kazakistan, dall’Azerbaijan, dall’India e, infine, anche dall’Indonesia, ma attenzione, perché, oltre alla pista danese, vi sarebbe anche la new entry targata Stati Uniti.
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, l’Inter vorrebbe rafforzare il proprio brand negli States, e, dopo aver siglato un accordo per una tournée della squadra negli Usa tra il 27 luglio e il 7 agosto prossimi, preliminari d’Europa League permettendo, avrebbe ricevuto la visita di alcuni dirigenti americani, i quali avrebbero dapprima visitato la Pinetina per poi assistere alla vittoriosa sfida contro il Parma di domenica scorsa.
Per ora tanti rumors e tante indiscrezioni, ma sui nomi dei magnati e degli imprenditori coinvolti nella trattativa vi è il massimo riserbo. L’unica cosa certa è che il presidente, per ora, non ne vuole sapere di vendere la società, ma semplicemente vuole trovare qualche investitore che, entro l’estate, rilevi un pacchetto di minoranza, il quale sembra non dovrà superare il 30% delle azioni.
This post was last modified on 24 Aprile 2013 - 14:00