In un’intervista esclusiva rilasciata a Sport Mediaset, Jonathan racconta alti e bassi di una stagione che, tutt’altro che conclusa, lascia a lui e a tutta l’Inter la possibilità di conquistare vittorie importanti.
“Mi sono sempre allenato bene come tutti i miei compagni – racconta ai microfoni di Marco Barzaghi -, ma ripeto quello che ho detto dopo la partita con il Parma: ho sentito molte ingiustizie e non solo nei miei confronti, ma anche in quelli di Ricky Alvarez, che è un calciatore bravissimo e che ha tante qualità. Sembrava che per tutto quello che succedeva in una partita dell’Inter la colpa fosse la mia, se si perdeva o se si pareggiava. Avevo fatto un esempio, ho detto che se pioveva o nevicava era colpa mia“.
Jonathan spiega tutto, nel dettaglio: “Prima della partita contro la Roma non mi stavo allenando nel modo giusto come facevo prima. Con la Roma doveva giocare Cambiasso, poi lui si è infortunato e la squadra aveva bisogno di me. Io sono rimasto sorpreso, non me l’aspettavo. E’ capitata quella bella azione con Alvarez e Rocchi, è arrivato quel bel gol e poi ho fatto bene con il Parma, ma una settimana prima di queste due partite non mi stavo allenando benissimo, invece quando mi stavo allenando bene, davvero bene, succedevano delle cose che neanche io sono in grado di spiegare. Scivolavo, come scivolavano anche gli altri, ma il problema ero solo io. Io sono scivolato nella partita contro la Sampdoria e si è parlato solo di me, in quella con il Cagliari sono scivolati altri giocatori ma nessuno ha detto niente. Per questo motivo ho detto che era sempre colpa mia se pioveva e se nevicava, ma la colpa non è mai di un solo calciatore. Siamo un gruppo, una Società, se si vince si vince tutti insieme e lo stesso succede quando si perde“.
“In una partita nella quale mancava Pereira, Stramaccioni mi ha schierato a destra e quello è stato un segnale di fiducia nei miei confronti. Posso solo ringraziare il mister per la fiducia che mi ha dato“, continua Jonathan che poi parla di obiettivi futuri: “Il mio primo è finire questa stagione nel migliore modo possibile e fare nelle prossime partite ancora meglio di come ho fatto contro Roma e Parma. Io voglio stare dove mi vogliono, se l’Inter vuole che io rimanga, io rimango. Ho un contratto fino al 2015 e vedremo se la situazione sarà buona sia per me che per l’Inter. Mi aspetto di finire questa stagione bene e poi vedremo che cosa accadrà, se resterò qui o andrò a giocare in prestito in un’altra squadra, vedremo. Ora la mia testa è concentrata su questo finale di stagione. Anche quella dei miei compagni? Credo che tutti i calciatori che sono qui vogliano fare bene in ogni partita, ma siamo consapevoli del fatto che anche i nostri avversari vogliono vincere. Noi dobbiamo dimostrare che siamo all’Inter perché abbiamo la qualità e la personalità per giocare in un grande squadra come l’Inter”.
“Abbiamo perso tanti punti per strada – riflette il difensore – principalmente in casa, contro Siena e Atalanta. Sappiamo che erano punti preziosi per noi, se avessimo preso questi sei punti potevamo già essere al terzo posto però dobbiamo guardare avanti, sappiamo che c’è ancora la possibilità di arrivarci, non è facile, ma con un po’ di fortuna – quella che è mancata in questa stagione – possiamo ancora farlo“.
Non sarà facile, anche perché domenica di fronte l’Inter troverà il Palermo: “Possiamo dire che sarà come una guerra: loro vogliono uscire da quella posizione di classifica e noi vogliamo raggiungere al terzo posto. Sarà una partita molto difficile. Si affronteranno giocatori con qualità, esperienza e credo che vincerà la squadra che resterà più concentrata. Noi abbiamo ancora oggi, domani e sabato per studiare i nostri avversari, allenarci, parlare con il nostro allenatore vogliamo arrivare lì e fare bene questa partita”.
Fonte: inter.it