Il tecnico capitolino, da sempre grande predicatore di un calcio offensivo, propositivo, votato all’attacco con il movimento di almeno tre riferimenti avanzati, già all’inizio della passata stagione aveva visto frustrare le sue richieste di mercato dovendo fare di necessità virtù violentando il suo credo calcistico.
Lucas e Lavezzi avevano ingenerosamente illuso il popolo nerazzurro ed anche l’ex tecnico della Primavera interista, sicuro di potersi giocare le sue chance nel massimo campionato regalando al presidente Moratti quel gioco brioso, frizzante, armonioso, totale che, da sempre, affascina il patron della Beneamata.
Sfumati sistematicamente quasi tutti gli obiettivi di mercato, Stramaccioni, fin quando ha potuto, ha cercato di non venir meno alle sue idee, proponendo all’inizio Sneijder e Cassano a supporto di Milito per poi virare, dopo l’esclusione dell’olandese, sul tridente Cassano-Milito-Palacio o sulla soluzione con due punte assistite da Fredy Guarin.
Insomma, un continuo rincorrere formule, soluzioni, che ha finito per snaturare l’idea di calcio di un’Inter che è affogata sotto le onde tempestose degli eventi. Ecco che allora, in questo momento topico, diventa fondamentale programmare in maniera quasi maniacale le scelte tecniche e di mercato in vista di una stagione, la prossima, in cui l’Inter deve necessariamente ripartire e rilanciarsi.
Ultime indiscrezioni di mercato dicono che Branca ed il suo staff stiano cercando insistentemente di portare l’esterno offensivo Alejandro Gomez a Milano. Il Papu, che tanto bene ha fatto in questi anni alla corte di Pulvirenti, sarebbe una freccia importante nell’arco di mister Stramaccioni che, per l’Inter del futuro, ha in mente principalmente due impianti di gioco: il 4-3-3 ed il 4-2-3-1.
L’attaccante esterno, artefice di ottime stagioni con la maglia catanese, portato alle pendici dell’Etna da Lo Monaco, ha mantenuto sempre un altissimo rendimento emergendo per rapidità, tecnica abbinata alla velocità, guizzi nel breve, inventiva e discreta vena realizzativa. Il venticinquenne argentino, nato calcisticamente nell’Arsenal Sarandì e con dei trascorsi nel San Lorenzo, infoltirebbe ancor più la copiosa rappresentanza argentina alla Pinetina e rappresenterebbe per l’Inter una buona iniezione di corsa ed imprevedibilità.
Il costo del cartellino è fissato attorno ai 10 milioni di euro, ma l’Inter vorrebbe risparmiare almeno 2,5 milioni di euro pagando 5 milioni cash ed offrendo la comproprietà del terzino Biraghi che, con la maglia del Cittadella, ha conquistato un posto da titolare nell’Under 21 di Mangia. Le parti sono a lavoro per trovare un’intesa anche se la società nerazzurra ha già rifiutato categoricamente la possibilità di inserire nella trattativa il prestito di Duncan che Stramaccioni considera già pronto per far parte in pianta stabile della prima squadra.
Resta da colmare, insomma, il vuoto tra la domanda e l’offerta anche per bruciare sul tempo la concorrenza del Napoli e quella più spietata dell’Atletico Madrid. Di certo Gomez rappresenterebbe un innesto di qualità, anche in ragione della difficoltà di arrivare ad esterni offensivi come Sanchez.
Stramaccioni ha le idee ben chiare e, in conseguenza della probabile partenza di Cassano e della cessione in prestito del giovane Longo, vorrebbe affiancare a Milito, Palacio ed Icardi due attaccanti esterni capaci di far cambiar passo e marcia alla manovra nerazzurra.
This post was last modified on 2 Maggio 2013 - 03:57