La notizia, riportata dalle colonne del Corriere dello Sport, è di quelle da far sobbalzare chiunque: Samuel Eto’o è vicino a un ritorno all’Inter. Nonostante il clamore che la notizia può suscitare, è bene essere cauti e soprattutto realisti, visto che rivedere il fenomeno camerunense in nerazzurro rappresenta una sorta di utopia per vari aspetti che vanno dalle ambizioni europee nerazzurre, ampiamente ridimensionate rispetto a qualche anno fa, all’ingaggio stratosferico che attualmente percepisce il bomber dell’Anzhi. Eto’o sogno impossibile dunque.
In questi casi la nostalgia regna sovrana, tutti ricordano il Re Leone che, soprattutto nell’anno post Triplete, ha trascinato la squadra interista a suon di gol, caricandosi sulle spalle l’intero attacco vista l’annata opaca di Milito; un giocatore di livello mondiale che si è messo al servizio della causa nerazzurra giocando da esterno d’attacco e sacrificandosi anche in fase difensiva.
I nodi cruciali per cui è da escludere quasi categoricamente un ritorno di Eto’o in nerazzurro riguardano, in primis, l’ingaggio: in Russia, Samuel percepisce uno stipendio a dir poco faraonico (20 milioni di euro netti), totalmente fuori budget per l’Inter, che sta tentando di abbassare ulteriormente il monte stipendi proponendo “spalmature” e ritocchi verso il basso.
Oltre a un ingaggio fuori dai parametri attuali, la dirigenza nerazzurra sta operando una campagna acquisti improntata sul ringiovanimento della rosa, vedi gli acquisti di Kovacic, Laxalt e Icardi, tutti ragazzi dalle belle speranze. Per quanto un campione come Eto’o sia “senza tempo”, per l’Inter di oggi anche la carta d’identità ha un peso specifico e questo allontana ancora di più il camerunense dalla Pinetina.
Per concludere, non si possono negare le differenti ambizioni della compagine milanese rispetto all’Anzhi, attuale squadra di Eto’o; i nerazzurri, da un paio di stagioni a questa parte, stanno ripartendo da zero e con tutta probabilità non disputeranno alcuna competizione europea nella stagione 2013/2014, mentre i russi si trovano terzi in classifica e sebbene difficilmente centreranno la qualificazione Champions per la prossima annata, possono dirsi una squadra in piena ascesa e desiderosa di conquistare i vertici il prima possibile.
Rivedere Eto’o a Milano è dunque utopia, sebbene il ricordo di un grande campione che ha contribuito a rendere grande l’Inter non svanirà mai. Ora, però, è giusto guardare avanti e non vivere solo di ricordi, per quanto dolci siano.