Queste le sue dichiarazioni a Sportske: “Non so cosa gli sia successo. Davvero non importa se si tratta di un serbo, un croato o una terza nazionalità. L’ho accettato come un parente stretto, siamo venuti insieme all’allenamento in auto, anche se io vivo in una zona completamente diversa. Ho parlato con lui consigliandolo di calmare il suo temperamento e dicendogli di tradurre tutto questo in energia positiva e concentrarsi sul campo”.
Sull’accaduto: “Dopo un contrasto, lui mi ha colpito in faccia. Quando ho cercato di fare un passo indietro e allontanarmi, il suo pugno mi ha colpito alla mascella. Non riuscivo a crederci quando l’ho visto ridere di me, che col volto insanguinato andavo in infermeria. Davvero sono rimasto deluso. Per persone così non c’è posto nel calcio”.
Fonte: calciomercato.com
This post was last modified on 10 Maggio 2013 - 14:47