Il punticino conquistato a “Marassi” contro il Genoa ha fermato la crisi di risultati che aveva caratterizzato il cammino dell’Inter nelle ultime giornate. I nerazzurri, infatti, prima dello 0-0 ottenuto contro i rossoblu, venivano da una striscia negativa di tre partite, caratterizzata dalle sconfitte esterne di Palermo e Napoli e dal 3-1 incassato a San Siro dalla Lazio; tre scontri in cui gli uomini di Stramaccioni sono andati a segno solo in due circostanze (sempre con Ricky Alvarez) subendo ben sette reti.
Numeri che inquadrano perfettamente il momento nerissimo che l’Inter sta vivendo, una crisi figlia soprattutto delle tantissime assenze che hanno condizionato notevolmente il percorso della Beneamata in questa parte finale di stagione. Una squadra che ha più volte giocato con gli uomini contati e che spesso è dovuta ricorrere all’utilizzo di diversi giovani della Primavera, lanciati all’improvviso nel calcio che conta e che hanno messo in mostra il grandissimo lavoro che il settore giovanile nerazzurro sta facendo in questi anni.
La stessa partita disputata ieri contro Borriello e compagni ha visto un’Inter che al novantesimo era schierata in campo con un giovane classe 1993 (Lukas Spendlhofer, all’esordio assoluto in prima squadra), e addirittura con tre calciatori del 1994: Mateo Kovacic (l’unico dei quattro a non provenire dalla cantera interista), arrivato a Milano nel mercato di gennaio e che ha conquistato immediatamente San Siro con prestazioni da vero top player, Simone Pasa, autore di una grandissima prova difensiva alla sua prima apparizione in Serie A da titolare, e Marco Benassi, che dopo l’ottimo esordio contro il Pescara avvenuto a gennaio è stato confermato in pianta stabile nella rosa di Stramaccioni.
Validi giovani, dunque, che rappresentano la nota più lieta in casa Inter in un’annata disastrosa sotto tutti gli altri punti di vista; a novanta minuti dalla fine del campionato, infatti, si è fuori da ogni discorso europeo e l’unico obiettivo rimasto è quello di centrare l’ottavo posto, attualmente occupato dal Catania che, con la vittoria ottenuta sabato scorso contro il Pescara, ha superato in classifica proprio i nerazzurri (55 contro 54 punti).
Un traguardo da raggiungere non tanto per quell’orgoglio che, nonostante le difficoltà, non è mai mancato alla truppa di Strama, quanto per non condizionare la prossima preparazione estiva (proprio come avvenuto lo scorso agosto con i preliminari di Europa League); arrivare tra le prime otto, infatti, significherebbe evitare due turni supplementari di Coppa Italia, che costringerebbero la squadra a scendere in campo per il primo impegno ufficiale il 18 agosto.
Importantissimo quindi ottenere la vittoria domenica prossima contro la lanciatissima Udinese, per chiudere bene davanti al proprio pubblico e sperare in un passo falso degli etnei impegnati in trasferta contro il Torino. Un ultimo sforzo in una stagione dove c’è poco da salvare.