Rientro che, a 40 anni, sarà più ostico: “L’importante sarà tornare bene, perché per il resto mi sento importante per la squadra e anche i miei compagni mi fanno sentire ancora utile. Durante gli allenamenti mi diverto ancora. Avevo l’intenzione di continuare a giocare ancora, questo infortunio non cambierà le mie idee, e non è per raggiungere il record di Maldini, l’ho sempre ammirato ed è un orgoglio essere dietro di lui. Sono lo straniero che ha giocato più partite“.
Si passa, poi, a parlare degli ostacoli incontrati dagli azzurri in questa annata tormentata: “E’ stata una stagione strana, difficile. Abbiamo iniziato sicuramente molto bene, poi, però, sono arrivati tanti infortuni pesanti e una serie di circostanze che hanno reso il campionato difficile. La Juve? E’ la squadra che ha avuto più continuità, sono compatti e solidi e hanno anche un allenatore molto bravo. La squadra corre, è aggressiva, hanno la stessa impronta di Conte quando era giocatore”.
In chiusura, si passa a quello che ha in mente per il futuro: “In futuro, invece, vorrei diventare un dirigente dell’Inter. Il mio obiettivo è quello di rimanere legato a questo club, sono qui da 18 anni, ho vissuto momenti distinti e ho avuto la fortuna di essere il capitano in tanti momenti di questa squadra”.
This post was last modified on 20 Maggio 2013 - 12:27