Con le immagini si torna poi a quel minuto 17 di Palermo-Inter: “Ho sentito un male tremendo, ma non ho mai pensato che quel momento sarebbe potuta essere la fine della mia carriera. Quando ho poggiato la gamba ho sentito una forte fitta e mi sono subito reso conto che si trattava di qualcosa di grave. Poi sono rientrato in spogliatoio, sapevo che era il tendine d’Achille, ma la mia testa già pensava a quello che sarebbe stato questo momento con la riabilitazione, il gesso che ora ho tolto. Ora ho il tutore e mi permette già di appoggiare il piede e mi sembra un grande passo in avanti. Adesso spero di guarire bene, rientrare e mettermi a disposizione dei miei compagni per essere sempre utile e importante. Dopodiché vorrei continuare in questa Società facendo il dirigente e spero di rendermi utile anche in quel ruolo. Arrivare a essere il Presidente dell’Inter? No, quello è troppo…(ndr, sorride)”.
“Ero dispiaciuto nel guardare le ultime partite in televisione, nel guardare i miei compagni e non poter essere protagonista delle ultime partite, soprattutto perchè in quest’ultimo periodo abbiamo avuto tante difficoltà ed eravamo contati. Non poter dare il mio contributo mi è dispiaciuto”. E sul futuro imminente: “Non credo di poter già correre a Pinzolo, non so se ci sarò. Devo parlare con il dottore per programmare tutto quello che sarà da qui in avanti. Mi allenerò per tutta la settimana prossima e poi inizieremo a programmare il piano per il rientro“, spiega il Capitano.
Da quello che sarà a quello che è stato, in quell’estate del 1995: “Il primo a dirmi che l’Inter mi aveva comprato è stato Passarella, eravamo in nazionale e lui era il nostro allenatore. Mi ha portato in camera sua e mi ha detto che l’Inter mi aveva comprato. Io ho chiamato subito Paula e le ho detto ‘accendi la tv perché forse andiamo in Italia’. E’ stato un sogno, ero molto giovane e avere subito questa possibilità è stata una grandissima sfida. Poi quando sono arrivato a Milano ho capito che cosa significasse giocare qui, ricordo un’emozione immensa nella mia prima partita contro il Vicenza, un’emozione indescrivibile“.
Si parla anche di Josè Mourinho: “Ha raggiunto pochi successi quest’anno? Ma no, ne ha avuti di successi, poi ha avuto anche qualche problema. E’ arrivato fino alla semifinale di Champions, gli è mancato quel pizzico di fortuna, ma stiamo sempre parlando di un grande allenatore e vincente“.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 25 Maggio 2013 - 12:49