La storia sembra ripetersi, mentre il ruolo di assoluta protagonista e quello di semplice comparsa del campionato si capovolgono per la gioia dei tifosi bianconeri e lo scoramento di quelli nerazzurri. Da una parte la Juventus laureatasi per la seconda volta consecutiva Campione d’Italia; dall’altra l’Inter che inanella una sconfitta dopo l’altra chiudendo con un distacco di 33 punti dalla Vecchia Signora. Una vera e propria inversione di rotta, visto che neanche troppo tempo fa era il club di Torino ad osservare da lontano le imprese e le gesta di Zanetti e compagni.
Dopo aver fatto ritorno in Serie A dal Purgatorio della serie cadetta e aver collezionato in ordine cronologico un terzo ed un secondo piazzamento, la stagione 2009/2010 riserva alla società di Corso Galileo Ferraris un’annata priva di soddisfazioni. Ciro Ferrara verrà congedato dopo la sconfitta di San Siro contro l’Inter e la panchina verrà affidata al più esperto Zaccheroni che guiderà i bianconeri fino al settimo posto finale. 55 punti realizzati, 15 sconfitte complessive, 27 lunghezze dall’armata di Mourinho, 56 reti subite: questo è il magro bottino juventino, reso ancor più difficile da digerire a causa dei record e delle vittorie collezionate contemporaneamente dai nerazzurri in Italia e in Europa. Agli albori del campionato successivo, mutano i fattori ma non il risultato. Del Neri si impossessa della panchina della Vecchia Signora e cambiano i vertici societari con Andrea Agnelli nuovo presidente e il duo Marotta-Paratici nelle vesti di direttore generale e direttore tecnico. A metà dicembre i bianconeri si ritrovano inaspettatamente al secondo posto in coabitazione con il Napoli, aizzando l’entusiasmo della tifoseria (vi ricorda qualcosa?). La restante parte della stagione è storia nota: le prime illusioni sono presto spente dalla cruda realtà di un altro settimo piazzamento con esclusione dalle coppe europee annessa. A fare da contorno le contestazioni del pubblico di fede juventina e una serie incredibile di infortuni dovuti ad una preparazione estiva anticipata e finalizzata al passaggio del turno preliminare di Europa League (vedi assenza di Quagliarella, fino a quel momento primo marcatore a disposizione di Del Neri). L’arrivo di Conte e la relativa rivoluzione della squadra saranno il preludio dei recenti successi bianconeri.
Cambi di allenatore, scelte di mercato discutibili, guai muscolari e campionati anonimi sono la costante dell’ultimo biennio nerazzurro. Il mancato raggiungimento di un posto nella prossima Europa League, l’ingaggio di un allenatore esperto e carismatico come Mazzarri e, infine , un intervento consistente sul mercato estivo potrebbero costituire le tappe di riavvicinamento ad un altro ciclo di vittorie, come è stato per gli avversari di sempre.
La speranza è che la storia si ripeta. Di nuovo.
This post was last modified on 28 Maggio 2013 - 08:45