È entrata nel vivo la trattativa tra l’imprenditore indonesiano Erick Thohir e Massimo Moratti per la cessione di alcune quote della società nerazzurra; sembravano le solite voci infondate, ma questa volta è tutto vero e a tal proposito è stato significativo il tweet diffuso ieri dal magnate di Giacarta: “Dovrei imparare l’Italiano. Mi dispiace, ma al momento capisco soltanto l’inglese e l’indonesiano”.
Le parti non sono molto distanti, però ci sono alcuni punti su cui il patron dell’Inter vuole delle rassicurazioni. Soprattutto in merito alle intenzioni di Thohir, come ha lasciato intendere con le dichiarazioni rilasciate in mattinata: “La cessione delle quote è determinante solo se questa cosa ha vantaggi per l’Inter, in caso contrario lasciamo stare”. Influente è anche la possibilità di avere capitali freschi per la costruzione del nuovo stadio, come ha affermato lo stesso patron interista: “E’ un elemento importante, da non trascurare”.
Un altro nodo di rilievo riguarda le quote che l’indonesiano acquisirebbe: Thohir vorrebbe subito l’80%, sborsando 260 milioni di euro, mentre Moratti è disposto al momento a vendere il 30%, per poi cedere negli anni il pacchetto di maggioranza.
Questo potrebbe essere un modo per monitorare l’operato del magnate, che comunque sembra avere buone intenzioni già a partire dall’allestimento della squadra, che verrebbe rinforzata con dei top player come Paulinho del Corinthians e il Pocho Lavezzi, reduce da un anno in chiaroscuro all’ombra della Tour Eiffel. I tifosi sono ovviamente allettati da questi spiragli di mercato, ma naturalmente anche loro vogliono essere rassicurati sulle strategie della cordata indonesiana.
Per quanto Thorir abbia dichiarato che prelevare l’Inter non è un’operazione politica, in realtà avrebbe già in mente delle operazioni commerciali aggressive in Oriente, attività coinvolgenti e redditizie di CRM (acronimo di Customer Relationship Management, cioè gestione dei servizi per i tifosi), oltre che la costruzione del nuovo stadio che il ricco imprenditore vorrebbe finanziare solo quando acquisirà la maggioranza dell’Inter.
Adesso la palla passa a Moratti; è lui che deve decidere cosa fare, anche perché una proposta del genere è quasi irripetibile. Ciò che però è realmente importante è il bene dell’Inter e di conseguenza ogni cosa sarà ben ponderata e vagliata attentamente.
Antonio Pilato